Lo snodo-stazione supera il «G-day» nella normalità

di Manuel Venturi
In stazione a Brescia tutto sotto controllo ieri mattina
In stazione a Brescia tutto sotto controllo ieri mattina
In stazione a Brescia tutto sotto controllo ieri mattina
In stazione a Brescia tutto sotto controllo ieri mattina

Nonostante le preoccupazioni della vigilia, il primo giorno di Green pass obbligatorio anche per gli autisti di autobus urbani ed extraurbani non ha creato problemi ai tantissimi ragazzi che ogni giorno utilizzano i mezzi pubblici per recarsi in uno degli istituti superiori della città. In stazione, lo snodo nevralgico del Tpl soprattutto negli orari di punta, la situazione è stata di caotica normalità: a partire dalle 7 del mattino. centinaia di ragazzi arrivavano ogni minuto dalla stazione dei treni, dai due terminal delle linee provenienti dalla provincia e dalla fermata della metropolitana per riversarsi nel piazzale della stazione, in attesa del bus che li avrebbe portati fino ai cancelli della loro scuola. Il servizio si è svolto nella più assoluta normalità: tutte le corse sono arrivate in orario e nessuno è rimasto a piedi. Vale per le corse «speciali», ossia quelle dirette verso scuole specifiche (come il De Andrè, la Pastori, l’istituto alberghiero), ma anche per quelle classiche. Unico neo (ma non è una novità, soprattutto in orario scolastico) è la capienza, con i ragazzi stipati all’interno dei bus, che in molti casi superava la soglia dell’80% prevista dalla normativa. Tra i ragazzi non serpeggiava molta preoccupazione per possibili ritardi e cancellazioni delle corse dei bus. Gli unici segnali di dubbio sono arrivati dai genitori, con cellulari che ogni tanto squillavano mostrando il nome «Mamma» sullo schermo, con l’interlocutrice che dall’altro capo del filo chiedeva se ci fossero problemi. Ma, almeno ieri, la circolazione è stata normale, probabilmente anche grazie all’organizzazione delle aziende dei trasporti. L’allarme però rimane e il banco di prova sarà la prossima settimana, se è vero, come denunciano i sindacati di categoria, che una percentuale che varia dall’8% al 12% dei 700 autisti di città e provincia sono sprovvisti di Green pass e che, quindi, non potranno lavorare fino a quando non avranno fatto il vaccino anti Covid (oppure sottoponendosi a continui tamponi).•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti