«Lombardia, si cambia: siamo pronti a vincere Grazie anche a Del Bono»

di Luca Goffi
Emilio Del Bono: è il primo cittadino di BresciaPierfrancesco Majorino, 49 anni, eurodeputato dal 2019, candidato presidente per il Pd alle prossime regionali
Emilio Del Bono: è il primo cittadino di BresciaPierfrancesco Majorino, 49 anni, eurodeputato dal 2019, candidato presidente per il Pd alle prossime regionali
Emilio Del Bono: è il primo cittadino di BresciaPierfrancesco Majorino, 49 anni, eurodeputato dal 2019, candidato presidente per il Pd alle prossime regionali
Emilio Del Bono: è il primo cittadino di BresciaPierfrancesco Majorino, 49 anni, eurodeputato dal 2019, candidato presidente per il Pd alle prossime regionali

Non ha paura dei rivali, strizza l’occhio a Brescia e guarda avanti verso la sfida che lo attende. Raggiunto telefonicamente nella tarda serata di ieri, nel mezzo dell’assemblea regionale del PD, il candidato presidente del centro-sinistra Pierfrancesco Majorino prova a delineare quali siano le linee guida che dovrà seguire nelle prossime settimane. Prima però vuole spendere parole al miele per il sindaco di Brescia e collega di partito, Emilio Del Bono: «Io sono un grande fan di Emilio, lo sono a tal punto da aver insistito più volte affinché si candidasse alla presidenza della Regione. È un mix di concretezza e lungimiranza. Servirà un grande lavoro di squadra e a Brescia so di poter contare su una delle figure più autorevoli». La sintesi con gli alleati si è trovata sul suo nome in pochi giorni: «È una grande responsabilità, fa tremare vene ai polsi ma darò tutto me stesso in questi pochi giorni di campagna elettorale. Il mio obiettivo sarà quello di uscire dalla comfort zone e di convincere gli abitanti di quelle zone storicamente non favorevoli. Per mia fortuna c’è una squadra di bravissimi amministratori locali che mi guiderà in questa campagna elettorale impegnativa». Con i principali competitors la sfida sarà all’insegna della lealtà: «Ho sentito al telefono Letizia Moratti e Attilio Fontana. Sono state due telefonate assolutamente civili - spiega l’ex assessore al comune di Milano -. Mi auguro che le prossime settimane si svolgano in nome del rispetto. E del confronto delle idee. Detto questo, vinciamo noi». La vittoria che vuole costruire Majorino è sulla base di un programma elettorale ambizioso: «La mia linea politica mette al centro la persona, è alternativa al modello lombardo basato sulla privatizzazione selvaggia voluta da Moratti e Fontana che ha mortificato il servizio sanitario. La Moratti adesso si finge amica della sinistra ma fino a 15 giorni fa chiedeva ai leader nazionali del centrodestra di essere candidata presidente. Non è credibile». E non si ferma dinanzi alle critiche di Fabio Rolfi, il probabile candidato sindaco del centrodestra per la Loggia che aveva apostrofato nel pomeriggio: «Il PD con Majorino ha scelto di rappresentare una ideologia massimalista, anti impresa, del primato del pubblico sul privato». Ma l’esponente Pd non ha nessuna volontà di rispondere per le rime al leghista: «Non voglio accendere alcuna polemica ma parlare di azioni concrete. Se essere massimalista significa rappresentare le persone più fragili, incrementare e migliorare i servizi sociali in favore delle persone con disabilità, allora lo sono». Insomma la determinazione con cui il segretario Vinicio Peluffo ha proposto la candidatura dell’eurodeputato è la stessa che Majorino metterà in campo nella sfida che lo attende in campagna elettorale.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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