Lombardia via dal rosso Ma sui calcoli sbagliati è uno scontro infuocato

di Giuseppe Spatola

[FIRMA]Il giallo dei dati riporta l’arancione dopo una settimana di rosso. La Lombardia da oggi è più libera e l’ufficialità è arrivata con la firma del ministro della Salute Roberto Speranza all'ordinanza che allenta le misure anti-Covid a Brescia e nelle altre città lombarde. Determinante per il cambio di fascia di emergenza l'aver individuato una discrepanza tra i dati elaborati dai tecnici di Regione Lombardia e quelli registrati dal ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità. Una «svista» che tuttavia ha costretto a casa circa 10 milioni di cittadini e obbligato i commercianti a una serrata di 7 giorni che, secondo le primissime stime, potrebbe aver causato un danno economico di 200 milioni di euro nel solo capoluogo lombardo. Intanto va avanti lo scambio di accuse tra la Palazzo Lombardia da un lato e ministero della Salute e Istituto superiore di sanità dall'altro, sulle responsabilità che hanno portato la regione in zona rossa. E non basta a placarle la firma dell'ordinanza che fa tornare la Lombardia arancione. Anzi, ieri pomeriggio in una conferenza stampa, il governatore Fontana ha annunciato che confermerà il ricorso già presentato al Tar del Lazio: «Non rinunciamo al ricorso al Tar, assolutamente. Dunque, anche se l'udienza di domani sulla zona arancione è superata dai fatti, andiamo avanti e pretendiamo che la verità dei fatti venga acclarata in sede giudiziaria. Se c’è un errore non è nostro, non è nell'indicazione dei nostri dati». Per questo sarà impugnato il verbale della cabina di regia, il verbale del Cts, l'ordinanza nella quale si afferma che c'è stata una rettifica dei dati della Regione. «E' una cosa non vera», ha rimarcato Fontana che con la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, ha accusato il ministro della Salute, Roberto Speranza, di aver preteso «che dicessimo che c'era stato un errore nostro, ma non potevamo accettarlo per la dignità della Regione, per le nostre famiglie e le imprese». Intanto si contano i danni di una settimana passata in zona rossa è c’è chi, come le associazioni di imprenditori ed esercenti, ha annunciato una class action nei confronti dei responsabili, che verrà portata avanti dagli avvocati Francesco Borasi e Angelo Leone. Dura Letizia Moratti che ha rincarato la dose: «Avevamo chiesto un confronto leale, tecnico e approfondito, di sole 48 ore, per capire se fosse giusto stare o non stare in zona rossa ma non ci è stato concesso».Tutto mentre Fontana ha chiesto che nel Decreto Ristori venga inserita una voce per ripagare i danni causati dalla falsa zona rossa. Immediata la replica di Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione al ministero della Salute. «La cabina di regia – ha detto - composta dal ministero della Salute, Iss, i rappresentanti di alcune Regioni si è riunita per il monitoraggio dell'andamento epidemiologico, dal quale è emerso che erano presenti alcune incongruenze nei dati della Regione Lombardia che la Regione stessa ha corretto reinviando i file il 20 gennaio. Ciò ha permesso di ricalcolare l'Rt e collocare la Regione in zona arancione». [CROSSHEAD]PAROLE PRECISE, ma che di certo non argineranno la polemica destinata a infiammare - anche nei prossimi giorni - il clima già tesissimo tra Regione Lombardia e Governo. Così le opposizioni in una nota congiunta hanno chiesto di poter dialogare con la Giunta in consiglio. «Il vaso è colmo per tutta l’opposizione del Governo di Lombardia - hanno spiegato le opposizioni guidate dal Pd e dai Cinquestelle -. L’opposizione del Consiglio regionale, il giorno dopo le lunghe ore di tensione per accertare la responsabilità di Regione sulla beffa dei parametri sbagliati su cui si era basata l’imposizione della zona rossa, chiede che il Governatore Fontana venga a riferire in Aula».Sul fronte dei dati nazionali Fontana ha però aperto un nuovo fronte sul calcolo degli Rt di altre regioni. «È molto probabile che i dati siano sfalsati - ha detto il Governatore -, ma noi ci preoccupiamo del nostro, io mi preoccupo dell'algoritmo per le conseguenze che determina in Regione Lombardia, se poi ci sono regioni che hanno subito dei vantaggi o degli svantaggi non ne ho idea». [END_2]Giuseppe.spatola@bresciaoggi.it

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