I RICONOSCIMENTI

Mattarella premia tre bresciani: il don, la maestra e il calciatore

Si tratta di Tarcisio Moreschi, Fausta Pina e Astutillo Malgioglio. I primi due impegnati in Africa, il terzo nella lotta alla distrofia muscolare
Don Tarcisio Moreschi, Fausta Pina e Astutillo Malgioglio
Don Tarcisio Moreschi, Fausta Pina e Astutillo Malgioglio
Don Tarcisio Moreschi, Fausta Pina e Astutillo Malgioglio
Don Tarcisio Moreschi, Fausta Pina e Astutillo Malgioglio

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato questa mattina al Quirinale le onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, per gli anni 2020 e 2021 conferite «motu proprio» a cittadini distintisi per senso civico e solidarietà, superamento delle barriere, tutela della salute, cooperazione internazionale, atti di eroismo, cultura dell’inclusione, diritti dell’infanzia, imprenditoria etica, legalità e coesione sociale e impegno su temi di rilevanza sociale.
Tra i premiati i bresciani don Tarcisio Moreschi e Fausta Pina, entrambi 73enni, oltre al 63enne Astutillo Malgioglio.
Moreschi e Pina sono stati nominati commendatori dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana «per aver dedicato la loro vita, in ambito internazionale, alla cura, tutela e istruzione di bambini orfani e con disabilità». Don Tarcisio, originario della diocesi di Brescia, appena ordinato a Malonno, nel 1975, è partito come Fidei Donum per l’Africa dove opera da 36 anni. Dal 1993, dopo il Burundi e l’ex Zaire (attuale Repubblica del Congo), è in Tanzania. In tutti questi anni ha realizzato chiese, orfanotrofi, scuole, un ospedale, un centro per bambini disabili e un servizio di assistenza sanitaria per madri sole affette da Hiv/Aids.
Fausta Pina, maestra di infanzia in pensione, è in Africa come volontaria da 25 anni e cura in particolare l’istruzione primaria e secondaria dei bambini. Proprio con Don Tarcisio Moreschi è l’anima di Tumaini (che in lingua swahili significa «speranza»), un villaggio per bambini orfani che hanno fondato nel 2002. Oggi il centro ospita circa 100 bambini, di cui alcuni sieropositivi, e si occupa della loro istruzione.
Ex portiere di calcio, Astutillo Malgioglio, 63 anni, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, è stato premiato «per il suo costante e coraggioso impegno a favore dell’assistenza e dell’integrazione dei bambini affetti da distrofia.» Ha giocato per Brescia, Pistoiese, la Roma di Nils Liedholm finalista di Coppa Campioni e di Eriksson, Lazio e Inter di Trapattoni con cui ha vinto scudetto e coppa Uefa, per terminare all’Atalanta.
Ha fondato l’associazione «ERA 77» per il recupero motorio dei bambini affetti da distrofia, chiusa nel 2001 per carenza di fondi. Oggi è testimonial in iniziative benefiche, sviluppa progetti di sport terapia e continua a battersi per l’integrazione nello sport fra disabili e normodotati.
Nel 1977, diciannovenne, visitando un centro per disabili nel Bresciano, sente di doversi impegnare per i meno fortunati. Insieme alla moglie Raffaella, fonda a Piacenza l’Associazione «ERA 77» dedicandosi ai bambini distrofici. Con l’ingaggio da calciatore, realizza una palestra per fornire un servizio gratuito di attività motoria. Da allora non ha mai smesso, tenendo sempre caro nel cuore quello stimolo ad impegnarsi per il prossimo, nato durante la sua esperienza a Brescia.

 

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