Maxi rissa
all’oratorio:
nove feriti

di Mario Pari
I carabinieri, con il supporto di polizia di Stato e polizia locale, sono intervenuti a Sant’Eufemia per la rissa scoppiata all’oratorio FOTOLIVE
I carabinieri, con il supporto di polizia di Stato e polizia locale, sono intervenuti a Sant’Eufemia per la rissa scoppiata all’oratorio FOTOLIVE
I carabinieri, con il supporto di polizia di Stato e polizia locale, sono intervenuti a Sant’Eufemia per la rissa scoppiata all’oratorio FOTOLIVE
I carabinieri, con il supporto di polizia di Stato e polizia locale, sono intervenuti a Sant’Eufemia per la rissa scoppiata all’oratorio FOTOLIVE

Il concerto di musica leggera cingalese nell’oratorio di Sant’Eufemia sabato sera è finito in una maxi rissa, dopo l’arrivo di un gruppo di serbi. Sono dovuti intervenire i carabinieri che, con il supporto di polizia locale e polizia di Stato sono riusciti a far tornare la calma. Ma ci sono stati feriti e persone segnalate alla procura per aver preso parte alla rissa. ALL’ORIGINE di queste scene a cui nell’oratorio non si era mai assistito, a fronte di molte iniziative organizzate, ci sarebbe stata una richiesta di sigarette. Una richiesta, a quanto si è appreso, formulata in modo molto determinato e, pare, reiterato. Le tensioni e le violenze sono iniziate all’esterno dell’oratorio, per strada. In quel momento, all’interno, nel salone polifunzionale il gruppo musicale cingalese, molto noto nella nazione d’origine e quindi anche nella comunità bresciana, era impegnato nella performance. Al concerto stavano assistendo circa 300 persone, con famiglie con bambini e tutto si stava svolgendo nella massima tranquillità. Gli organizzatori avevano predisposto anche un servizio d’ordine con tre addetti alla sicurezza. Alcuni cingalesi sono però usciti, verso le 22, a comprare sigarette da un distributore automatico situato poco lontano. A questo punto si sarebbero imbattuti in alcuni serbi che avrebbero chiesto delle sigarette ai cingalesi. Richiesta che sarebbe stata esaudita. Ma questo non sarebbe bastato e, di fronte alle successive richieste, sarebbe scattato il rifiuto. Motivi a dir poco futili, a cui forse si è però aggiunto l’alcol. La cosa certa è che per strada hanno iniziato a picchiarsi. La situazione si è però fatta molto pesante quando i serbi sono entrati nell’oratorio e la rissa ha assunto dimensioni inimmaginabili. Non ci sono stati feriti da coltellate, ma per terra, al termine della rissa sono state trovate parecchie bottiglie rotte. Tra i momenti più inquietanti, c’è sicuramente il tentativo di alcuni serbi d’entrare nel salone polifunzionale. A fermarli sarebbero stati gli addetti alla sicurezza, uno dei quali è stato colpito con un pugno. Sono stati lanciati tavolini e sedie Alla fine il bilancio è di nove persone portate in ospedale dalle ambulanze inviate dalla centrale Areu e di 10 persone segnalate alla procura. Altri accertamenti sono in corso dal Radiomobile della compagnia di Brescia per ricostruire nei dettagli le fasi della rissa. «Non era mai successo niente del genere», commenta don Paolo Mingardi, parroco di Sant’Eufemia che sabato sera è stato chiamato e ha raggiunto subito l’oratorio. Una vicenda che anche ieri veniva commentata con particolare apprensione da chi vi aveva assistito. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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