Maxi rissa sul Garda, giro di vite del ministro

La stazione di peschiera presa d’assalto lo scorso 2 giugno
La stazione di peschiera presa d’assalto lo scorso 2 giugno
La stazione di peschiera presa d’assalto lo scorso 2 giugno
La stazione di peschiera presa d’assalto lo scorso 2 giugno

«Riscontri positivi» sono arrivati delle misure attivate in seguito ai disordini dello scorso 2 giugno a Peschiera del Garda, che prevedono misure di filtraggio e controllo in ingresso, nonchè l'impiego di 13 nuovi treni muniti di videosorveglianza e contapersone. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, rispondendo al question time al Senato. «Contestualmente - ha rilevato Lamorgese - proseguono, a cura della Polizia ferroviaria, quotidiani servizi di prevenzione e controllo presso la stazione di Peschiera e vengono monitorate le partenze dalle principali stazioni ferroviarie della Lombardia verso le altre località turistiche del Garda». Il nuovo modello operativo per tutti i fine settimana, ha aggiunto, «conta su ulteriori 30 unità dei reparti inquadrati della Polizia di Stato, nonchè degli ordinari rinforzi delle tre forze di Polizia disposte dal piano di potenziamento del servizio di vigilanza estiva dedicata alle località turistiche». della risposta del ministro ha preso atto positivamente il presidente del gruppo misto in regione Lombardia, Viviana Beccalossi, che ha rilanciato la necessità di garantire la giusta sicurezza soprattutto nelle aree più turistiche della regione. «Fa piacere apprendere dal ministro Lamorgese che le misure per aumentare la sicurezza sui treni dopo quanto successo il 2 giugno a Peschiera stiano dando buoni risultati - ha detto Beccalpossi -. Un po' meno sapere che abbiamo dovuto aspettare una giornata di caos e terrore, con devastazioni libere e molestie sessuali sui vagoni, perchè si prendessero provvedimenti. Un po' come chiudere la stalla quando i buoi sono scappati». Non solo. Commentando quanto affermato dal ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, nella sua risposta sui fatti di Peschiera al question time del Senato, Beccalossi è andata oltre. «Ben venga la prevenzione perchè simili episodi non si ripetano - ha proseguito Viviana Beccalossi- ma ancora troppo poco si sta facendo contro queste bande organizzate di giovani, per lo piu' stranieri o 'italiani di seconda generazione' che non solo non si riconoscono nelle nostre regole, ma annunciano sui social, anche con largo anticipo, le loro intenzioni». Di più. «Resta il fatto - ha concluso il presidente del gruppo misto - che il ministro, parlando dei nuovi servizi di prevenzione, conferma che proprio lei poteva e doveva fare di più ben prima del 2 giugno, avendo responsabilità diretta sulla sicurezza». Chiaro quanto la necessità di presidiare il territorio che il 2 giugno è stato preso d’assalto da centinaia di ragazzi che si erano dati appuntamento sui social. «Il caso della sicurezza del garda è stato portato anche a Bruxelees - ha detto l’europarlamentare Angelo Ciocca -. La sicurezza deve essere un tema su cui discutere a livello europeo perchè proprio sul Garda arrivano da ogni parte dell’Unione per passare le vacanze. L’Italia in questo non può essere lasciata sola». •. Giu.S.

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