Mompiano, palazzina divorata dal rogo Fiamme alte metri

Le transenne davanti alla palazzina interessata dal grosso incendioVigili del fuoco al lavoro nella notte tra sabato e domenica in via Montedenno per spegnere l’incendio
Le transenne davanti alla palazzina interessata dal grosso incendioVigili del fuoco al lavoro nella notte tra sabato e domenica in via Montedenno per spegnere l’incendio
Le transenne davanti alla palazzina interessata dal grosso incendioVigili del fuoco al lavoro nella notte tra sabato e domenica in via Montedenno per spegnere l’incendio
Le transenne davanti alla palazzina interessata dal grosso incendioVigili del fuoco al lavoro nella notte tra sabato e domenica in via Montedenno per spegnere l’incendio

Fiamme alte metri che non hanno lasciato scampo all’appartamento e al tetto. Erano da poco passate le 22 di sabato quando l’incendio si è sviluppato in via Montedenno, a Mompiano. Ora cinque famiglie si ritrovano senza casa. Le cause del rogo che è divampato in un appartamento, all’ultimo piano, il secondo, dell’immobile all’incrocio con via sant’Antonio, nella giornata di ieri erano ancora al vaglio dei vigili del fuoco. Certo è che il lavoro per loro è stato davvero tanto. Ore e ore per domare l’incendio. «Il problema principale - raccontava ieri mattina uno dei residenti - è stato che a un certo punto sono scoppiate le finestre, i vetri sono andati in frantumi ed è entrata l’aria. Questo ha alimentato le fiamme che sono diventate sempre più alte». Ad accorgersi che c’era parecchio fumo è stato chi vive nell’appartamento sullo stesso piano rispetto a quello in cui è scoppiato l’incendio. Il dirimpettaio ha chiamato anche altri condomini e quindi è stato dato l’allarme, sono stati chiamati i vigili del fuoco. Con loro, la polizia locale di Brescia. Sul tetto e nell’appartamento al secondo piano è stata quindi riversata una quantità enorme di acqua, l’unico modo possibile per avere ragione delle fiamme. Come accade inevitabilmente in questi casi l’acqua è però filtrata anche nel piano sottostante con le conseguenze facilmente immaginabili. I danni in questo caso sono più contenuti, ma certamente non ridotti. Si tratta pur sempre di dover procedere a interventi drastici e di pensare a indumenti, mobili e tanto altro come a qualcosa che non sarà più utilizzabile. Nella mattinata di ieri si notavano i residenti osservare desolatamente l’edificio, con lo squarcio nel tetto, le tegole ammassate lungo la strada a fianco del muro transennato. Le cinque famiglie hanno trovato ospitalità presso parenti, fidanzate, ma per i prossimi giorni dell’emergenza e per periodi che si profilano più lunghi, c’è chi ieri pensava anche ad un albergo. I vigili del fuoco sono intervenuti con due squadre e un’autoscala e per quanto ci sia ancora da lavorare per ricostruire con precisione le cause, sembra accertato che le fiamme siano partite dall’appartamento per raggiungere poi il tetto. Il resto è stato fatto dal soffitto e tetto in legno, dalle travi che si sono immediatamente incendiate. Sempre ieri mattina c’era anche chi ricordava un altro incendio dello stesso immobile risalente agli anni passati. Per chi ha dovuto lasciare la casa è stata una notte d’ inferno, in cui si faceva sempre più strada la certezza di non poter rientrare nella propria abitazione e di ritrovarsi in una situazione pesantissima. Ora s’attende che, forse già oggi, venga coperto lo squarcio nel tetto. •.

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