Morto dopo lo scoppio in azienda

di Giuseppe Spatola
Lo scoppio è stato provocato da una fuga di gas da una cisterna che i bresciani stavano controllando
Lo scoppio è stato provocato da una fuga di gas da una cisterna che i bresciani stavano controllando
Lo scoppio è stato provocato da una fuga di gas da una cisterna che i bresciani stavano controllando
Lo scoppio è stato provocato da una fuga di gas da una cisterna che i bresciani stavano controllando

Martedì, insieme a un suo operaio, era stato investito da una fiammata mentre facevano manutenzioni in un'azienda di Tiarno di Sopra, in valle di Ledro. Roberto Richiedei, 76enne titolare dell'azienda Bigas con sede a Calvagese della Riviera ma residente a Calcinato, è morto ieri pomeriggio all'ospedale Gaslini di Genova dove era stato ricoverato d'urgenza per le ustioni riportate dopo l'incidente. L'uomo con un dipendente di 49 anni rimasto gravemente ferito stava seguendo i lavori all'impianto del gas della Metallurgica ledrense. Le cause dell'incidente sono ancora al vaglio degli inquirenti che hanno aperto un fascicolo. I due erano stati trasferiti nei reparti grandi ustionati a Genova e Verona. Secondo quanto si è appreso dopo lo scoppio, l’incidente sarebbe stato provocato da un accumulo di gas fuoriuscito da una cisterna, che non sarebbe però esplosa, su cui i due feriti stavano facendo manutenzione. Il gas si sarebbe quindi concentrato in un’area ristretta per poi innescarsi con una fiammata che ha investito i due operai. Sul posto il pm Del Tedesco mentre sulle causa indagano i carabinieri. Richiedei e il suo operaio erano arrivati a Tiarno di Sopra lunedì perché la Metallurgica aveva affidato alla ditta bresciana la manutenzione del proprio bombolone Gpl, che si trova posizionato appena fuori il capannone. La cisterna da 25.000 litri ogni dieci anni, come prevede la normativa relativa ai serbatoi Gpl, doveva essere sottoposta al controllo di integrità con l’ultima revisione era stata fatta nove anni fa. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri prima della verifica i due bresciani hanno iniziato a svuotare il serbatoio ma all’improvviso si è verificata una fuoriuscita di gas e forse una scintilla ha fatto da innesco che ha scatenato la deflagrazione all’esterno del bombolone che ha fatto alzare le fiamme. A quel punto la vampata ha investito completamente i due. Alcuni soci della cooperativa prima hanno soccorso i due uomini quindi hanno cercato di sedare le fiamme in attea dell’arrivo dei Vigili del Fuoco volontari di Tiarno di Sopra e Concei e i permanenti di Trento. Nel frattempo dal capoluogo si sono alzati due elicotteri. Roberto Richiedei e il suo operaio, che è grave in ospedale, sono stati elitrasportati d’urgenza al pronto soccorso di Arco e poi trasferiti nei centri ustioni di altre strutture ospedaliere: il titolare settantaseienne all’ospedale di Genova in condizioni disperate dove è spirato ieri, mentre l’operaio quarantanovenne al Borgo Trento di Verona. Sul luogo dell’incidente erano intervenuti i carabinieri della compagnia di Riva del Garda.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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