L'INTERVISTA

Covid, il dg dell'Asst Spedali Civili di Brescia, Massimo Lombardo: «Ondata anomala: più ricoveri ma non gravi»

di Giuseppe Spatola

L’incidenza dei casi di Covid sta salendo vertiginosamente sotto la spinta di Omicron 5. La vaccinazione effettuata negli scorsi mesi protegge la maggior parte della popolazione dalla malattia grave e dai ricoveri, ma non sempre dall’infezione di questa nuova variante. Per far fronte a questa fase particolare, la Società italiana di medicina generale e delle cure primarie fa il punto della situazione e stila un decalogo utile per tutti i medici di famiglia e per gli stessi cittadini. Il virus, ormai endemico, per gli esperti non deve più spaventare, anche se in diverse parti del mondo è già stata isolata una ennesima variante, molto più contagiosa dell’attuale in circolazione in Italia. Allo stesso tempo, l’infezione da Sars-CoV-2 richiede massima attenzione per i soggetti più vulnerabili come gli anziani, immunodepressi e polipatologici.

Ne è convinto il direttore generale dell’Asst Spedali Civili di Brescia, Massimo Lombardo, che conferma l’aumento dei ricoveri ma ribadisce come la situazione sia «sotto controllo». «I numeri dei positivi sono molto alti e negli ultimi giorni i ricoveri sono stabili ma non sono pochi. Stiamo viaggiando da diversi giorni sopra i 110 pazienti Covid complessivamente accolti nei nostri presidi di Brescia, Gardone e Montichiari, dove abbiamo aperto dei settori Covid». Come si sta affrontando a livello ospedaliero questa nuova ondata? «Quello che abbiamo visto succedere è stata la contemporanea presenza di scompenso da ondata di calore su anziani dove forse il Covid si è aggiunto a una situazione complicata. In realtà di pazienti con sintomi respiratori acuti non ne abbiamo avuti tantissimi. Sugli ottanta di scala 4 ne abbiamo registrati 3-4 in rianimazione». Come dire che il Covid complica situazioni pregresse. «Se guardiamo i numeri di positività i ricoveri ci sono ma sono legati in prevalenza alla polipatologia cronica scompensata in cui c’è l’ondata pandemica ma anche quella di calore. I temi dell’idratazione, del controllo della terapia valgono: stiamo usando tutte le nostre risorse sia per i Covid che per i non Covid».

Nessun rallentamento, però, sull’operatività dei reparti? «Si lavora sulla chirurgia e anche per effetto dell’estate si è rallentati su quella minore. Ma t si continua a lavorare a pieno ritmo e credo che questo sarà il quadro per le prossime settimane». Una nuova ondata Covid che ha presto alla sprovvista tutti anche a livello sanitario. Eravate preparati? «Non ci si aspettava in questo periodo l’ondata di positivi così alta. Tra giugno e luglio non si pensava a un ritorno di positivi così importante. Oggi vorrei però puntare sul tema della fragilità correlato al Covid. Ci sono tante novità che hanno reso compatibile un gestione di patologie importanti. Questo corrisponde a un equilibrio che può essere messo a rischio da fattori esterni come appunto può essere il Covid. La condizione di fragilità è questa: uno sta bene ma basta poco per perdere l’equilibrio».

Tutto mentre la Regione prosegue la sua campagna pro-vaccinazioni... «La vaccinazione riduce la presenza delle complicazioni più gravi. Le previsioni dicono che i prossimi giorni saranno ancora caldi. Una delle condizioni dell’invecchiamento è quella di sentire meno sete. Una buona idratazione, invece, aiuta a gestire le situazioni più estreme per preservare un equilibrio di benessere». E la terapia antivirale che importanza potrà avere? «Della terapia antivirale si avvantaggiano soprattutto le persone più a rischio. Alla prima scoperta di positività serve avviare la terapia per evitare complicazioni più gravi. E sono le persone più a rischio ad avere maggiore beneficio da questi antivirali». Insomma, dagli Spedali Civili l’invito è alla tranquillità, consapevoli che per adesso i numeri della pandemia sono in crescita e a patire maggiormente sono i più fragili. Da qui i consigli per chi deve difendersi dal virus ma anche dalle ondate di caldo. •.

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