«Ora sono a mio agio e da qui sopra potrei non scendere più»

Marco Brunelli, 21 anni
Marco Brunelli, 21 anni
Marco Brunelli, 21 anni
Marco Brunelli, 21 anni

Marco Brunelli, 21enne di Calvisano mentre sta completando il corso di laurea triennale all’università Cattolica di Brescia, Facoltà di Fisica, si è trovato inaspettatamente catapultato dietro una cattedra. Dapprima gli «faceva un po’ strano», ma ora dentro quei panni si trova davvero a suo agio, tanto che non esclude un futuro da docente nella scuola superiore. Insegna all’istituto «Pascal» di Manerbio, nell’ITT, Istituto tecnico tecnologico, dove da novembre fino alla fine dell’anno gli è stata assegnata uno «spezzone» di 9 ore da trascorrere in due classi prime e in una classe terza, «in cui è stato un po’ più complicato rapportarsi agli studenti, dato che siamo quasi coetanei, ma poi tutto è andato liscio». Anzi la vicinanza di età si è rivelata un vantaggio: gli studenti hanno meno remore a parlare con lui e a confidarsi. Appreso nei corridoi universitari che quest’anno si apriva la possibilità di insegnamento anche per laureandi, si è messo a disposizione, non immaginando che da lì a qualche giorno lo avrebbero effettivamente chiamato. «È stata una sorpresa piacevole che mi sta regalando belle soddisfazioni. Con le classi prime, dato che la differenza di età è un po’ più consistente, non ho incontrato difficoltà. Semmai l’esperienza della dad è stata un po’ più complicata e stressante, con i soliti problemi di connessione, la difficoltà ad inquadrare la lavagna, insomma più intralciata anche per la mia inesperienza: non sapevo bene come fare e avvertivo qualche precarietà nelle lezioni» ammette, ma ora ha «preso il ritmo» e sente che «il cammino è in discesa». Si sente a suo agio nel ruolo di professore, al punto che, se prima pensava che si sarebbe trattato di una parentesi, ora sta valutando di mettere un’ipoteca sul suo futuro che non escluda la docenza. Stare in cattedra non è così male… •. M.M.

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