BRESCIA

Vaccinazioni over 80, in città un terzo non ha dato l’adesione

Per correre ai ripari, il Comune di Brescia, le sigle sindacali dei pensionati e le Acli provinciali hanno realizzato una campagna informativa.
Ancora troppi gli over 80 che non hanno dato l'adesione al vaccino nella città di Brescia
Ancora troppi gli over 80 che non hanno dato l'adesione al vaccino nella città di Brescia
Ancora troppi gli over 80 che non hanno dato l'adesione al vaccino nella città di Brescia
Ancora troppi gli over 80 che non hanno dato l'adesione al vaccino nella città di Brescia

Quasi un terzo degli ultraottantenni della città di Brescia non ha ancora dato il proprio assenso a ricevere il vaccino anti Covid. Sono circa 17mila gli anziani che hanno già compiuto o spegneranno entro l’anno il ragguardevole traguardo delle 80 candeline. Ben 4.594 di loro non si sono ancora registrati sulla piattaforma regionale, e quindi non compaiono nelle liste di persone che, lentamente, stanno ricevendo la convocazione per l’inoculazione della prima dose. Per correre ai ripari, il Comune di Brescia, le sigle sindacali dei pensionati e le Acli provinciali hanno realizzato una campagna informativa che, a partire da lunedì, toccherà casa per casa. Ma saranno attivati anche una ventina di punti contatto in tutti i quartieri della città, dove gli anziani potranno recarsi su appuntamento per farsi aiutare nella procedura telematica di registrazione. «Grazie alla collaborazione con i sindacati e Acli, nei punti di contatto indicati gli anziani potranno essere aiutati a compilare la registrazione. Con i Consigli di quartiere e i Punti di comunità, sempre molto attivi quando c’è bisogno di darsi da fare, vogliamo però arrivare ad un contatto diretto con chi non ha ancora effettuato l’iscrizione per capirne i motivi» ha spiegato Marco Fenaroli, assessore ai Servizi Sociali. Anche il collega assessore alla Partecipazione Alessandro Cantoni ha sottolineato l’importanza di registrarsi il prima possibile: «Non abbiamo più tempo da perdere, dobbiamo procedere quanto prima con le vaccinazioni ed è molto importante che la Regione individui dove poter fare le vaccinazioni di massa. Ringrazio ancora una volta la rete solidale dei Consigli di quartiere e dei Punti comunità fatta di persone di grande generosità e senso civico che, ancora una volta, hanno risposto prontamente alla nostra chiamata». Nonostante la fascia più anziana della popolazione sia stata quella maggiormente colpita dalle peggiori conseguenze del Covid-19, la sensazione è che le persone che mancano all’appello non siano latitanti per distrazione, pigrizia o mancanza di mezzi tecnologici. «Settimana scorsa abbiamo avuto una contrazione dei numeri, ma poi tutto si è fermato. Il dato di chi non ha effettuato la registrazione, a questo punto, difficilmente scenderà spontaneamente, ed è piuttosto allarmante che sia pari a quasi un terzo della popolazione over 80» conferma Massimo Molgora, responsabile dei Servizi Sociali del Comune. Sensazione confermata anche dai sindacati dei pensionati i quali, per bocca di Giovanna Mantelli della Cisl, testimoniano di una crescente diffidenza soprattutto da parte degli anziani che vivono soli e non hanno parenti vicino: «Spesso ci chiamano e ci dicono che non vogliono fare il vaccino, dobbiamo aiutarli a capire che in questo momento l’unica speranza di uscirne è invece proprio la vaccinazione». Sindacati e Acli sono a disposizione gratuitamente per tutta l’utenza, non solo per i propri iscritti e tesserati. «Forse – aggiunge Fenaroli – non aiuta nemmeno sapere che solo il dieci per cento circa di chi ha già dato l’adesione è stato effettivamente chiamato per il vaccino. Dalle informazioni che abbiamo, solo 1.200 anziani su quasi dodicimila hanno ricevuto la convocazione. Polemiche a parte, dobbiamo fare aderire gli over 80».•.

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