Padroni e animali seppelliti insieme: c’è l’ok della Regione

di GIU.S.
Il Consiglio regionale ha ratificato la nuova normativa sui funerali
Il Consiglio regionale ha ratificato la nuova normativa sui funerali
Il Consiglio regionale ha ratificato la nuova normativa sui funerali
Il Consiglio regionale ha ratificato la nuova normativa sui funerali

In Lombardia sarà possibile chiedere la sepoltura degli animali domestici nella stessa tomba dei loro proprietari. La norma è contenuta nella legge di riforma dei servizi funerari approvata ieri dal Consiglio regionale della Lombardia con 41 voti a favore e 29 contrari. La Lombardia è così la prima regione a consentire ai Comuni di concedere la tumulazione delle ceneri degli animali d’affezione nello stesso loculo del defunto, in base alle sue volontà o su richiesta degli eredi, previa cremazione e in teca separata. Viene anche introdotta e riconosciuta la definizione del «centro servizi» inteso come impresa funebre che svolge attività in proprio e fornisce ad altre imprese funebri esistenti requisiti e servizi a norma di legge. È stato inoltre abolito l’obbligo di sepoltura degli embrioni abortiti, in base a un emendamento proposto dal Pd e votato all’unanimità. «Il nostro documento fa da apripista nazionale, mettendo ordine a una materia complessa - ha sottolineato la relatrice Simona Tironi (Forza Italia)-. È il primo provvedimento normativo in Italia che consente la possibilità di tumulare anche gli animali di affezione insieme al defunto, andando così incontro alle esigenze e alle richieste pervenute da più parti». Stesso piglio per Claudia Carzeri, consigliere regionale e firmataria di un emendamento approvato nella stessa commissione. «FIN DALLA PRIMA bozza di questa legge ho ravvisato l’estrema necessità che venissero tutelate anche le imprese funebri più piccole che operano maggiormente nella nostra provincia e che sarebbero state penalizzate dai requisiti eccessivamente onerosi previsto inizialmente in materia di dipendenti», ha spiegato Carzeri. Ieri è stato approvata anche la legge per la valorizzazione delle attività commerciali storiche e di tradizione. Si conclude così l’iter di questo progetto di legge avviato dal presidente Attilio Fontana di concerto con l’assessore allo Sviluppo Economico, Alessandro Mattinzoli. Una legge nata per riconoscere, valorizzare e sostenere le imprese storiche commerciali e per la prima volta quelle artigiane. La dotazione finanziaria della legge ammonta a 3 milioni e 400 mila euro sul triennio 2019-2021. •

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