Pd e Azione: «Solo proclami» La Lega: «Esempio europeo»

Il piano Bertolaso divide la politica regionale che chiede «più fatti»
Il piano Bertolaso divide la politica regionale che chiede «più fatti»
Il piano Bertolaso divide la politica regionale che chiede «più fatti»
Il piano Bertolaso divide la politica regionale che chiede «più fatti»

•• «Deplorevoli quegli esponenti del centrodestra bresciano in Consiglio Regionale che per lucrare consensi illudono i cittadini bresciani e millantano la priorità vaccinale per 103 comuni del nostro territorio». Gianantonio Girelli, presidente Pd della commissione Covid regionale, non ha usato mezze parole per attaccare la Giunta sulla scelta di vaccinare in via prioritaria i comuni bresciani della fascia a rischio. «Alimentano false speranze, è vergognoso - ha rimarcato Girelli -. Ma è soprattutto offensivo per l’istituzione che rappresentano. Tutti vorremmo il vaccino, ma non esiste al momento alcuna corsia preferenziale ma solo la disponibilità della Regione ad anticipare la somministrazione delle dosi per le persone di età compresa tra 60 e 79 anni residenti negli 8 comuni del territorio bresciano più colpiti. Tutto quello che è stato dichiarato dopo, comprese le comunicazioni postate sui social da leghisti di primo piano, sono da derubricare come fake news. Falsità appunto. Vero sciacallaggio sulla pelle delle persone». Attacco scelto anche da Fabrizio Benzoni, coordinatore provinciale di Brescia in Azine. «Occorre incrementare le risorse della campagna e sfruttare fino all’ultimo tutte le dosi - ha rimarcato Benzoni -. Se come sembra dai dati forniti dal Commissario c’è una scorta così elevata c’è qualcosa che non va e la Regione Lombardia dovrebbe una volta per tutte parlare chiaro ai cittadini». Alle critiche, in nome del centrodestra, ha risposto Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Regione. «Il vice presidente Moratti e il consulente regionale Bertolaso hanno presentato un piano vaccinale dettagliato e innovativo, che ottimizza le risorse e interviene in maniera mirata nelle aree critiche - ha spiegato Comazzi rispondendo a Girelli -. La strategia elaborata permette di tutelare la salute dei cittadini evitando pesanti contraccolpi sulla nostra economia». Stessa linea per l’Europarlametare Angelo Ciocca (Lega). «La Lombardia è la prima regione in Italia ad avere studiato una strategia vaccinale che sarà di esempio per tutta Europa - ha spiegato Ciocca -: concentrare le somministrazioni nelle aree più colpite e consentire alle altre zone di poter proseguire le normali attività consentirà di contrastare la diffusione del virus». Non solo. «La nostra regione fa da apripista - ha rimarcato Ciocca - , proponendo un nuovo paradigma per fronteggiare l'emergenza sanitaria. Ma sul fronte chiusure occorre dare risposte immediate a quella che è oramai pandemia anche economica».•. Giu.S.

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