Pianera, Vallosa e Pianerino Quei siti fanno ancora paura

di CINZIA REBONI
La Pianera di Castegnato
La Pianera di Castegnato
La Pianera di Castegnato
La Pianera di Castegnato

La prevista opera di capping della discarica Vallosa di Passirano «è tecnicamente non valutabile, in assenza di un complessivo progetto di messa in sicurezza del sito». Alla Pianera di Castegnato «la seconda fase di allestimento della barriera verticale per sigillare le scorie deve ancora trovare l’adeguata copertura finanziaria». E infine sul Pianerino «è necessario procedere a un’analisi del sito, anche alla luce della presenza di rifiuti industriali pericolosi». Arpa fa il punto sulle ex discariche in risposta alla richiesta del Circolo Legambiente Franciacorta, che aveva scritto al prefetto per conoscere la situazione dei tre siti della Franciacorta inseriti dal 2003 nel Sin Caffaro. ALLA VALLOSA - si legge nel documento - sono in corso le misure di prevenzione allo scopo di minimizzare l'attuale impatto della discarica sull'ambiente. Già nel novembre 2018 erano state evidenziate alcune criticità, tra cui «il permanere di rifiuti incompatibili con qualsiasi tipologia di impianto di smaltimento, e l’elevata presenza di biogas contenente metano e solventi clorurati in concentrazioni significative, fonte di pericolo per l’ambiente e la salute». Il direttore del Dipartimento Arpa di Brescia, Fabio Cambielli rimarca che «l'ultima campagna di monitoraggio delle acque sotterranee del giugno 2020 ha evidenziato il supero delle concentrazioni soglia di contaminazione dei parametri di Pcb, nichel, manganese e triclorometano». Anche sulla discarica Pianera, l’Agenzia ribadisce i pareri già espressi nel 2016, aggiungendo che «l’ultimo monitoraggio risalente al giugno 2019 ha evidenziato la presenza di ferro, manganese e dicloropropano oltre i limiti consentiti». Nessun tipo di campionamento e controllo invece all’interno del Pianerino. «Sulla Pianera - sostiene il sindaco di Castegnato Gianluca Cominassi - l’intervento di capping era l’unico sostenibile con le risorse di 1,7 milioni di euro a disposizione. Sul Pianerino invece stiamo facendo quanto di nostra competenza. L’area è stata ripulita dalle ramaglie e dai rifiuti ingombranti. Nei giorni scorsi, a spese del Comune, sono state rimosse le lastre di amianto. Ora va ripristinata la parte di recinzione divelta. Il Comune deve vigilare sulle acque di prima falda. Per questo, abbiamo incaricato uno studio per l’analisi dei piezometri». «Il documento di Arpa non fa che confermare che gli interventi sulle discariche non risolveranno le problematiche sanitarie e ambientali causate dalle contaminazioni di acque del suolo e sottosuolo dei rifiuti presenti - ribadisce il presidente del Circolo Legambiente Franciacorta, Silvio Parzanini -. Di fronte alle indicazioni dell’Arpa, appaiono davvero discutibili le scelte del sindaco di Passirano, che si limita a realizzare solo il capping sulla Vallosa, spendendo inutilmente oltre 2 milioni, e quelle del primo cittadino di Castegnato, che dichiarato di non aver bisogno di altri soldi per Pianera e Pianerino». «Servono bonifiche “vere“ - sostiene Parzanini -, e non interventi costosi ma inefficaci. Se davvero non si mette in sicurezza la Vallosa, uno tra i siti più pericolosi della Lombardia, vuol dire che la parola “bonifica” dovrà essere cancellata dalle leggi in materia».

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