Piano mobilità,
rispunta la stazione
di Rezzato

A Brescia si torna a parlare della stazione ferroviaria di Rezzato
A Brescia si torna a parlare della stazione ferroviaria di Rezzato
A Brescia si torna a parlare della stazione ferroviaria di Rezzato
A Brescia si torna a parlare della stazione ferroviaria di Rezzato

Stamattina nell’aula del Consiglio regionale approda il Programma mobilità e trasporti, un documento di quasi 400 pagine che è la summa di quanto c’è e cosa dovrà esserci in futuro in Lombardia in termini di infrastrutture per la mobilità. A Brescia tra le tante cose note rispunta pure la riapertura della stazione ferroviaria di Rezzato nell’ambito dei compiti assegnati alla linea storica Milano-Venezia dopo l’arrivo dell’Alta velocità.

IN PRIMA LINEA c’è la Tav Treviglio - Brescia, opera in dirittura d’arrivo e una delle poche accreditate di «tempi brevi». Insieme al prolungamento per Verona dovrà permettere di sviluppare il servizio «RegioExpress» sulla vecchia linea Milano-Verona con cadenzamento semiorario, e di attivare il servizio suburbano Brescia - Desenzano «secondo gli schemi in via di definizione con i territori interessati». Il nuovo servizio permetterà di ripristinare alcune fermate dismesse. Per analizzare i vari scenari è in fase di attivazione un tavolo tecnico con la partecipazione di Comune, Provincia, Agenzia del TPL di Brescia e gestori delle reti. Gli interventi potranno essere funzionali ad attivare i servizi suburbani - spiega il Programma - sugli itinerari Brescia - Castegnato - (Iseo), Brescia -Palazzolo - Sarnico, Brescia - San Zeno - Ghedi (Montichiari) e Brescia - Desenzano. In tale ambito è prevista la riattivazione della stazione di Rezzato, nel medio e lungo periodo.

A tempi lunghi sono relegati i prolungamenti della metropolitana verso Concesio (800 metri, 1 stazione) e la Fiera (3,5 chilometri, 5 stazioni). Per le strade il raccordo autostradale per la Valtrompia con configurazione a Y rovesciata (tronchi Ospitaletto-Concesio, Concesio-Sarezzo-Lumezzane e Concesio-Brescia), insieme al completamento della Corda Molle, costituirà una sorta di anello intorno alla città che redistribuirà i flussi di traffico e sarà funzionale al collegamento con l’aeroporto di Montichiari.

Infine, l’intermodale. «L’inserimento dello scalo merci di Brescia nell’accordo internazionale tra FS e Hupac del maggio 2012, relativo a un nuovo assetto terminalistico nel Nord Italia, ha aperto all’impianto nuove prospettive di sviluppo - si legge -. E la nuova indicazione di potenziamento delle funzioni di terminal massimizza la vocazione come polo generatore di traffico merci ferroviario». La società TerAlp (Fs e Hupac) ha attualmente in corso lo sviluppo dei primi studi di fattibilità. MI.VA.

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