CENTRO STORICO

Brescia, piazza della Loggia vince la battaglia delle vetrine

di Eugenio Barboglio
Con nuove attività  si chiude il cerchio commerciale e spariscono i negozi vuoti

Se si osservano certe fotografie degli anni Sessanta o anche precedenti, del secondo Dopoguerra, piazza della Loggia appare ingombra di automobili. Nella sua parte centrale, la piazza era un parcheggio. Non c’era, allora, neppure l’autosilo interrato di piazza della Vittoria, che arriverà negli anni Settanta, e che sarà oggetto di lavori di riqualificazione, con lo spostamento dello scivolo di ingresso a sud, negli anni dieci di questo secolo, con lo scavo della metropolitana nel sottosuolo del centro storico. Perchè piazza della Loggia venisse pedonalizzata, escludendo anche non solo la sosta ma anche il passaggio delle auto, bisognerà attendere il periodo a cavallo delle due amministrazioni, Paroli e Del Bono.

Nelle vetrine del Monte vecchio di Pietà sbarca  la Cassa depositi e prestiti  FOTOLIVE
Nelle vetrine del Monte vecchio di Pietà sbarca la Cassa depositi e prestiti FOTOLIVE

Questa, della pedonalizzazione, fu una decisione in continuità politica, in effetti. Tra le poche. Impostata da Adriano Paroli, è deliberata definitivamente nel dicembre del 2013 dal nuovo sindaco Emilio Del Bono. Nonostante la pedonalizzazione, piazza Loggia ha sempre sofferto di qualche vetrina vuota di troppo per essere la piazza principale della città, quella che ospita il municipio, la piazza monumentale per eccellenza, di impianto rinascimentale e dagli innegabili echi veneziani (la Loggetta, la torre dell’orologio). Se apriva un nuovo bar, chiudeva lo sportello di una banca, secondo una dinamica che ne ha impedito a lungo il completo decollo commerciale, e che in qualche modo l’ha accomunata alla vicina piazza Vittoria, dove i negozi non hanno mai avuto vita facile. Nel giro delle prossime settimane, però, le restanti vetrine vuote scompariranno, lasciando il posto a nuove attività. In poche parole, il «cerchio» in piazza Loggia sarà finalmente chiuso.

A maggio, ad esempio, sarà inaugurata la sede di Cassa depositi e prestiti nello stabile del Monte vecchio di pietà: i lavori su progetto dello studio milanese Lombardini 22 sono stati ultimati in questi giorni, debbono essere solo sistemati gli arredi. Nelle 5 vetrine dove era una filiale Ubi Banca, aprirà la sede di rappresentanza provinciale di Cdp, che per essere più vicina ai territori sta insediandosi nelle principali città capoluogo, da Milano a Bari, da Genova a Torino, da Verona a Trieste. Brescia è tra le città scelte dalla spa del Ministero delle Finanze. Accanto ai nuovi uffici della Cdp, oltre la Loggetta, tornerà l’attività creditizia sotto le insegne di Bper, l’istituto emiliano che ha acquisito gli sportelli di Ubi. Queste due nuove attività completano il fronte sud della piazza, quello costituito dall’edificio che è anche un museo a cielo aperto di iscrizioni romane inserite nella struttura dei muri, e dal Monte nuovo di pietà: quest’ultimo accoglie il caffè della Stampa che ha riaperto di recente, dopo essere passato di mano, e la sede del Centro teatrale bresciano, che, dopo aver lasciato contrada delle Bassiche, è sbarcato nel 2014 negli ambienti per anni occupati da Bresciatourism.

La Cicchetteria Ava, un bacaro veneziano in città  FOTOLIVE
La Cicchetteria Ava, un bacaro veneziano in città FOTOLIVE

Il sapore veneziano di piazza della Loggia, che richiama la dominazione della Repubblica Veneta (1426-1797), spiega poi la scelta di aprire sul lato opposto, quello nord, un locale che si annuncia, sin dal nome «Cicchetteria Ava», a tutti gli effetti come un bacaro veneziano, ossia la tipica osteria della città lagunare. Una ragione sociale, Ava, che altro non è che l’acronimo delle tre iniziali dei nomi dei titolari di questo «inedito» per Brescia. Proprio accanto c’è, come noto, la trattoria-pizzeria Caprese, che non è certo una novità in sè, è infatti lì dal 2012, ma che si segnala per una operazione su uno stabile non lontano, un’operazione immobiliare che si inquadra pure nella dinamica di completamento dell’offerta commerciale della piazza. La proprietà della Caprese ha acquistato l’intero palazzo che chiude a nord piazzetta Bella Italia, e disegna l’angolo con via Gasparo da Salò. Una decisione definitiva in merito alla destinazione dell’immobile di quattro piani contiguo a Porta Bruciata - confermano alla Caprese - non è ancora stata presa, ma una ipotesi concreta è quella di ristrutturarlo e farne un centralissimo Bed & breakfast con vista sulla piazza e su una via Gasparo da Salò fresca di riqualificazione.

Lo stabile all’inizio di via Gasparo da Salò è stato acquistato dalla proprietà della Caprese  FOTOLIVE
Lo stabile all’inizio di via Gasparo da Salò è stato acquistato dalla proprietà della Caprese FOTOLIVE

Proprio via Gasparo attende un ulteriore salto di qualità, dopo la posa della nuova pavimentazione in cubetti di porfido. E cioè il restyling del muro orientale della chiesa di San Giuseppe, quello che costeggia la via, e che dovrebbe essere nell’agenda della Diocesi nei prossimi mesi. Tra le riqualificazioni da segnalare, certamente utile a rendere vitale questa parte di centro, è quella in corso in vicolo San Giorgio, dove verranno creati appartamenti per gli studenti universitari. In un quadro felice, spicca non lontano un angolo in difficoltà, la Galleria Duomo, corsia di transito tra le piazze principali della città, sulla strada del passeggio e dello shopping, eppure segnata da molte vetrine vuote. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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