Protezione Civile: lavoro che non è mai venuto meno

di M.MON.
Il Gruppo Volontari Protezione Civile di Bagnolo Mella
Il Gruppo Volontari Protezione Civile di Bagnolo Mella
Il Gruppo Volontari Protezione Civile di Bagnolo Mella
Il Gruppo Volontari Protezione Civile di Bagnolo Mella

Il gruppo comunale di protezione civile di Bagnolo, nato cinque anni fa e coordinato da qualche mese da Pietro Albanese, che con altri volontari lo ha rivitalizzato, non ha smesso di operare. In accordo con la sindaca Cristina Almici, il Centro operativo comunale per l’emergenza Covid non si è preso ferie ed ha continuato a distribuire pacchi alimentari alle famiglie bisognose, a provvedere in collaborazione con i servizi sociali all’acquisto di farmaci e generi di prima necessità per chi è in quarantena e per gli anziani che non si sentono di affrontare rischi. L’amministrazione comunale di recente ha dedicato una serata di ringraziamento a loro e a tutti quelli che si sono dati da fare durante la pandemia: i dipendenti comunali e in particolari i servizi sociali, gli alpini e i volontari dell’associazione carabinieri, medici e farmacisti, forze dell’ordine e donatori. Un grazie espresso attraverso un concerto della Società filarmonica diretta dal maestro Cristian Chiampesan: «Abbiamo voluto esprimere la pubblica gratitudine a tutti quelli che con senso di appartenenza, solidarietà e disponibilità sono stati preziosi per la nostra comunità aiutandoci a superare il brutto momento che ci auguriamo non debba ripetersi. Un modo anche per incoraggiare la ripartenza», ha commentato Cristina Almini. Intanto i rischi legati al Coronavirus hanno impedito quest’anno alla Protezione civile di svolgere in modo tradizionale la campagna nazionale «Io non rischio» per illustrare ai cittadini cosa fare e cosa non fare in caso di calamità ed emergenze: niente gazebo né distribuzione di depliant né contatti diretti con le persone per le spiegazioni del caso. Ma il gruppo, molto dinamico, familiarizzando con la tecnologia, è stato uno dei pochissimi della provincia a produrre quattro video sull’argomento da pubblicare sui social con immagini, tabelle e sunti di facile comprensione, partendo proprio dalla grave esperienza ancora in corso.

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