Qualità della vita,
Brescia rialza
la testa

Brescia si è posizionata al ventisettesimo posto nazionale
Brescia si è posizionata al ventisettesimo posto nazionale
Brescia si è posizionata al ventisettesimo posto nazionale
Brescia si è posizionata al ventisettesimo posto nazionale

Giuseppe Spatola

Un piccolo passo in avanti che arresta la «discesa» e mette le basi per riguadagnare posizioni tra le città più vivibili d’Italia. La diciannovesima ricerca sulla «Qualità della vita» condotta da ItaliaOggi e La Sapienza di Roma premia Brescia facendola avanzare di una posizione rispetto allo scorso anno, quando la città era crollata di nove posti dalla diciannovesima piazza nazionale alla ventottesima. Quest’anno la Leonessa torna a crescere e migliorare, agguantando la ventisettesima posizione staccando la provincia di Verbano-Cusio-Ossola.

Per il resto le posizioni al vertice sono sempre occupate dalla «speciale» Bolzano, che riguadagna la medaglia d’oro che fu sua già nel 1999 (prima edizione dell’indagine), nel 2001 e nel 2007. Sotto la lente d’ingrandimento della ricerca sono finiti l’ambiente, il lavoro, il tempo libero, la scuola e la finanza. Tutti indicatori che contribuiscono a rendere migliore la vita di ogni singolo cittadino a Bolzano quanto a Brescia e provincia. Considerando la seconda e terza posizione, rispettivamente di Trento e Belluno (stabili rispetto alla precedente edizione), «nulla di nuovo sotto il sole». Il podio, quindi, non si discute e vede Mantova perdere addirittura sei posizioni rispetto al 2016. Il passo in avanti del Bresciano, quindi, va preso come un importante indicatore di fiducia per il futuro.

La provincia, secondo i criteri di valutazione della ricerca nazionale, si sta lentamente riprendendo dopo lo scivolone di due anni fa. Un dato ancora non brillantissimo che è frutto del pessimo posizionamento in sezioni come Affari e lavoro (nel 2015 si occupava la posizione 41, lo scorso anno la 50 e ora la 56esima posizione), Ambiente (37° posto), Criminalità (71° posto, in salita rispetto al 78° del 2016), Disagio sociale e personale (dal 53° posto al 48° in un anno). Una posizione in più per il Sistema Salute (da 75 a 74), mentre nel settore Tempo libero e Tenore di vita ci sono stati i «salti» più importanti con rispettivamente cinque posizioni guadagnate sul Tempo libero (da 68 a 63) e ben quindici nel tenore di vita (dal 61° posto al 46°). Piccoli miglioramenti che sono serviti a «guarire» la classifica riproponendo la provincia saldamente tra le prime 30 posizioni a livello nazionale. Le nove posizioni perse tra il 2015 e 0216, però, pesano ancora nella percezione della qualità di vita tanto che, malgrado i miglioramenti su alcuni indicatori, Brescia è rimasta «declassata» dal primo gruppo (buona qualità) al secondo (qualità di vita accettabile).

A livello nazionale, dopo anni di dominio indiscusso di Trento da ieri c’è un nuovo leader a guidare la classifica: Bolzano è la nuova regina della qualità di vita. Seconda rimane Trento, seguita da Belluno. Scivolano invece Pordenone e Mantova.

ALL’ULTIMO POSTO Trapani. E se Napoli rimane confinata al 108° posto, Milano perde una posizione (da 56 a 57) Roma risale la china passando dall’88° gradino del 2016 al 67° di quest’anno classificandosi ancora su livelli di qualità di vita insufficienti. A conferma di questa tendenza, nelle province con popolazione superiore al milione in genere la qualità della vita peggiora. Mentre nelle province medio-piccole è stabile o in miglioramento.

Le altre province lombarde? Migliorano tutte più di Brescia. Bergamo ad esempio passa dalla posizione 25 alla 19, Como dalla 44 alla 23, Cremona è stabile dalla 24 alla 26, Lecco dalla 10 alla quinta posizione, Lodi dalla 23 alla 21, la provincia di Monza e Brianza dalla 38 alla 35, Pavia dalla 69 alla 60, Sondrio dalla 19 alla 16 e Varese rimane fissa al posto 31. La Leonessa certo non è tornata a ruggire prepotentemente, ma il piccolo passo in avanti è senza dubbio un segnale da cogliere e su cui puntare per migliorare in futuro. Del resto i dati della Lombardia confermano che si sta uscendo dalla crisi degli ultimi anni e la percezione della qualità della vita è migliorata ad ogni latitudine.Giuseppe.spatola@bresciaoggi.it

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