LA DECISIONE

Covid, record di isolamenti
Si allunga la durata della quarantena

di Silvana Salvadori
Più stringenti le norme per gli studenti e per la popolazione generale: sia per i casi che per i contatti il periodo torna di quattordici giorni. E per poter tornare in aula sarà obbligatorio il tampone negativo
Crescono gli isolamenti domiciliari nel Bresciano dopo il record di contagi registrato negli ultimi giorni
Crescono gli isolamenti domiciliari nel Bresciano dopo il record di contagi registrato negli ultimi giorni
Crescono gli isolamenti domiciliari nel Bresciano dopo il record di contagi registrato negli ultimi giorni
Crescono gli isolamenti domiciliari nel Bresciano dopo il record di contagi registrato negli ultimi giorni

Ancora non si sa se gli studenti bresciani potranno tornare in aula da mercoledì, ma nel frattempo qualcosa è cambiato nelle regole per poter rientrare in classe dopo una quarantena. Una comunicazione del Dipartimento di Prevenzione dall’Ats di Brescia ha emanato una nota in cui modifica le modalità della riammissione delle classi alla luce della circolare ministeriale 3787 e successive note regionali, a fronte della maggior diffusione delle varianti geniche di Sars-Cov-2 sul nostro territorio.

D’ora in poi, «nel caso in cui la presenza di variante fosse confermata fra i casi positivi che frequentano un istituto scolastico, la fine della quarantena di tutti gli alunni e i docenti individuati come contatti sarà subordinata all’effettuazione di un tampone molecolare che potrà essere effettuato, a partire dal quattordicesimo giorno, nei punti tampone ad accesso libero». Quindi, ora il rientro a scuola è consentito solo con referto negativo del tampone molecolare (non rapido) per tutti gli alunni sottoposti a quarantena, indipendentemente che durante i quattordici giorni di isolamento fiduciario si siano sviluppati sintomi Covid-19. Fino alla scorsa settimana, invece, i contatti di caso positivo erano riammessi a scuola senza tampone a meno che nei giorni precedenti non fossero insorti sintomi della malattia.

La variazione delle modalità di rientro in comunità, però, non riguarda solo la popolazione scolastica. Ats Brescia ha disposto che il caso confermato non possa accedere al tampone di controllo a distanza di dieci giorni dal primo referto positivo, ma dopo almeno quattordici giorni se negli ultimi tre giorni non ha presentato i sintomi della malattia. A sua volta, il contatto di caso positivo non può interrompere la quarantena al decimo giorno ma dovrà attendere almeno il quattordicesimo per poter rientrare in comunità. In questo caso, il tampone molecolare non è obbligatorio ma fortemente raccomandato dalla stessa Ats.

Si prolungano, dunque, in ragione della maggiore infettività delle varianti, l’isolamento fiduciario e la quarantena dove il tempo minimo di attesa per il tampone di controllo sono tornati ad essere quattordici giorni. L’avanzata delle varianti sta insegnando che la negativizzazione è più lenta e sempre meno persone al decimo giorno ottenevano un referto negativo. Il record di isolamenti in provincia di Brescia registrato nei giorni scorsi ne è una diretta conseguenza: nel bollettino di ieri risultavano in isolamento obbligatorio a domicilio quasi novemila bresciani (8.956), un numero mai toccato prima e in forte crescita. Basti pensare che il 16 febbraio, Ats ne aveva registrati 5.553. In meno di dieci giorni sono aumentati di ben 3.403.•.

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