EMERGENZA IDRICA

Siccità, nel Bresciano rischio stop anticipato per la stagione irrigua

di Luciano Scarpetta
La foce del torrente Toscolano. Nei giorni scorsi nel Mantovano non c’è stato il previsto apporto di pioggia
La foce del torrente Toscolano. Nei giorni scorsi nel Mantovano non c’è stato il previsto apporto di pioggia
La foce del torrente Toscolano. Nei giorni scorsi nel Mantovano non c’è stato il previsto apporto di pioggia
La foce del torrente Toscolano. Nei giorni scorsi nel Mantovano non c’è stato il previsto apporto di pioggia

Sono stati riaperti ieri mattina «i rubinetti» dell’acqua del lago verso le campagne del Mantovano. Alle 8.30 le derivazioni all’edificio regolatore di Salionze sono aumentate da 33 metri cubi al secondo a 45. L’emergenza idrica resta critica, al punto che è sul tavolo l’ipotesi di chiudere in anticipo la stagione irrigua. «Nell’immediato c’è bisogno di acqua per le irrigazioni a sud del lago – motiva l’ingegner Luigi Mille di AIPo, l'Agenzia Interregionale per il fiume Po, ente che dal 2003 ha come obiettivi principali la sicurezza idraulica del territorio del bacino del più grande fiume italiano – anche se l’obiettivo rimane sempre quello di arrivare sul Garda a Ferragosto con una quota dei livelli delle acque compresa tra i 25 e i 30 centimetri sopra lo zero idrometrico di Peschiera. Dipende molto da come andranno i prossimi giorni con il meteo e da come reagirà il lago in virtù delle nuove misure dei deflussi».

Del resto anche le disposizioni in materia di risorse idriche contenute all’interno delle Legge Galli del 5 gennaio 1994 non lasciano spazio a interpretazioni: «Nei periodi di siccità e comunque nei casi di scarsità di risorse idriche durante i quali si procede alla regolazione delle derivazioni in atto – è riportato all’articolo 28 – deve essere assicurata, dopo il consumo umano, la priorità all’uso agricolo». Dopo una settimana di stabilità a 37 centimetri, ieri mattina il livello delle acque era a +36 centimetri mentre l’invaso risulta pieno al 30%. Proprio in previsione di nuovi ulteriori abbassamenti dei livelli, il sindaco di Manerba Flaviano Mattiotti ha firmato un’ordinanza con la quale viene inibito a chiunque, residenti e turisti, l’utilizzo dei pontili e delle passerelle in legno nelle ore notturne, dalle 23 alle 5 del mattino. Il motivo è di salvaguardare la sicurezza a fronte dell’abbassamento dei livelli del lago, provando a ridurre le possibilità, soprattutto nelle ore notturne, che qualcuno possa incappare in «spiacevoli» incidenti tuffandosi in luoghi dal fondale basso- Da giorni ormai, proprio per l’eccezionale condizione di siccità, da quelle parti si può raggiungere a piedi l’isola dei Conigli.

«Purtroppo – chiosa il segretario generale della Comunità del Garda Pierlucio Cerea – nei giorni scorsi non c’è stato il previsto apporto di pioggia non tanto nel comprensorio gardesano, quanto sul territorio mantovano e questo ha impedito di proseguire con i deflussi a 33 metri cubi al secondo. Abbiamo in ogni caso ancora il margine di una decina di centimetri da gestire prima di arrivare alla settimana di Ferragosto. Speriamo negli apporti meteo previsti a breve nella zona dell’alto Garda, area Sarca e limitrofe. Stiamo anche ragionando all’eventualità, condivisa, di anticipare la chiusura della stagione irrigua prevista adesso a fine settembre». •.

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