Salò, brucia l’edificio Gescal Sei abitazioni ora sono inagibili

Allarme per un rogo poco dopo l’1 di notte alla palazzina Gescal
Allarme per un rogo poco dopo l’1 di notte alla palazzina Gescal
Allarme per un rogo poco dopo l’1 di notte alla palazzina Gescal
Allarme per un rogo poco dopo l’1 di notte alla palazzina Gescal

Ore di paure alla palazzina Gescal in via del Roveto, a Salò, incendiata nella notte tra sabato e ieri. Sei le abitazioni inagibili a causa delle fiamme divampate poco dopo l’1 di notte, pare, dall’incendio di uno scooter parcheggiato sotto la tettoia d’ingresso di una delle abitazioni: secondo una prima ricostruzione, il fuoco ha interessato subito anche la tettoia sovrastante il ciclomotore, propagandosi nel breve volgere di una manciata di minuti anche al tetto delle abitazioni a schiera attigue. L’intervento dei Vigili del fuoco effettivi di Salò, una quindicina con tre mezzi di cui un’autopompa, è durato e circa tre ore. Al termine dell’emergenza, nessuno degli otto occupanti (di cui due persone anziane) delle tre abitazioni maggiormente colpite dal fuoco e dalle fiamme ha riportato danni fisici o intossicazioni. Ieri mattina qualcuno di loro era stato trasferito in albergo, altri avevano invece trovato ospitalità da amici mentre una famiglia si era trasferita a casa della figlia poco distante. Le fiamme hanno interessato solo la facciata esterna dell’edificio ed il tetto è ora a rischio cedimento. Completamente distrutti invece lo scooter e una golf bianca di proprietà di un residente della palazzina in questi giorni all’estero. Quattro giorni fa i vigili del fuoco erano intervenuti proprio qui per l’incendio dell’auto del proprietario dello scooter, un’Alfa Romeo 155 T.Spark 1.8 grigia, ieri ancora parcheggiata a pochi metri dalla palazzina. «Io e mia madre Isabel stiamo aspettando l’agibilità per rientrare nel nostro appartamento qui a fianco - racconta Patrick, 17 anni che al momento dell’incendio era fuori casa -. Sono uscito alle 23.30 mentre mia madre era ospite a casa del vicino. Quando sono arrivato c’erano i pompieri in azione e tutti abbiamo passato la notte in bianco». A dare l’allarme il cane dei vicini, mentre tutti stavano dormendo. Il padroncino, un ragazzo minorenne si è svegliato ed ha portato in salvo la nonna uscendo dalla porta finestra che si affaccia sul giardinetto retrostante, seguito nel breve volgere di pochi istanti da tutti gli altri occupanti delle abitazioni. «Qui dietro ci sono anche gli impianti a gas: poteva essere un disastro», sottolinea Alberto Mattiotti residente in uno degli appartamenti a fianco dei tre coinvolti dall’incendio. Sul posto anche le ambulanze inviate dal 112 e i carabinieri di Salò. •. L.Scar.

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