San Faustino, la cultura colma il vuoto della fiera

di Magda Biglia
Tante le iniziative che saranno proposte per San Faustino
Tante le iniziative che saranno proposte per San Faustino
Tante le iniziative che saranno proposte per San Faustino
Tante le iniziative che saranno proposte per San Faustino

Per la seconda volta consecutiva la pandemia ha cancellato la fiera più amata dai bresciani. Se gli ambulanti pagheranno un dazio economico all’annullamento della rassegna, lo stop ha una ricaduta anche sociale. La fiera di San Faustino è un evento collettivo che da tempo richiama visitatori da tutta la provincia. Ma non tutti i mali vengono per nuocere. Il secondo forfait dell’appuntamento sarà uno stimolo, secondo la Confraternita e il sindaco Emilio Del Bono, a conoscere la storia e l’architettura sacra legata ai patroni di Brescia, i santi Faustino e Giovita. È questo almeno l’obiettivi del ciclo di trenta eventi che si apre domani. Gli appuntamenti sono proposti in presenza o trasmessi online sui canali social. Il calendario si può consultare sul sito del Comune e su quello Confraternita, guidata da monsignor Maurizio Funazzi che insieme al coordinatore del progetto Angelo Baronio, ha presentato ieri l’iniziativa in Loggia, alla presenza del primo cittadino e del presidente del Consiglio comunale Roberto Cammarata. Tre i filoni, uno appunto dedicato ai santi, con visite guidate e approfondimenti, poi i giovani, e terzo la cultura in generale, in obbedienza al terzo stimolo della celebre esortazione di San Benedetto, patrono d’Europa, «ora et labora et lege». I primi due inviti sono stati al centro nei due anni scorsi, «lege» lo è questa volta, il quarto «et noli contristari» si spera vivamente possa avere validità nel 2023. Per sapere di più dei due martiri, che avrebbero salvato la città dalle truppe milanesi, ci saranno visite guidate alla Chiesa patronale, con le loro reliquie arricchite dalle opere teatrali del Tiepolo, percorsi guidati ai luoghi della loro iconografia e della loro storia legata a quella della città; ci saranno lezioni, come quelle di Elena Palmieri e Massimo De Paoli, e un convegno sul racconto del martirio nel II secolo d.C., sul culto partito da Brescia verso il sud, poi ritornato qui da Montecassino. Il calendario di incontri ispirato all’arte e alla letteratura culminerà nella lectio magistralis, su You Tube e Fb, del fisico Carlo Rovelli dell’Università di Aix-Marseille e nei premi, alla Brescianità e alla Ricerca scientifica dell’Ateneo, alla poesia della Fondazione Civiltà bresciana. Altre date saranno offerte ai millenials e alla generazione zeta, in collaborazione con l’assessorato alle Politiche giovanili di Roberta Morelli e infine si ripeteranno le consuete cerimonie. Il 13 febbraio al mattino la Messa con supplica del sindaco «Ab omni malo», al pomeriggio il dono del «galero rosso», consegnato in Loggia dal parroco Funazzi. Il 14 alle 11 spazio deposizione di una corona al Roverotto dove comparvero i due santi il 13 dicembre 1438 per salvare la città stremata dall’assedio dell’esercito di Niccolò Piccinino, il 14 alle 18,15 la messa della vigilia, il 15 alle 11, quella pontificale col vescovo monsignor Pierantonio Tremolada. Il tutto senza dimenticare gli ultimi, con un pranzo per gli ospiti del Nuovo dormitorio di via Carducci, l’11 febbraio. •.

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