Scambio di persona:
ai domiciliari
per errore

L'indagine è della Guardia di Finanza
L'indagine è della Guardia di Finanza
L'indagine è della Guardia di Finanza
L'indagine è della Guardia di Finanza

È finito ai domiciliari con l'accusa di riciclaggio per avere ripulito del denaro attraverso un suo conto personale aperto in Croazia, ma al posto suo in arresto avrebbe dovuto finire un'altra persona, un muratore bresciano di 30 anni più giovane che ha il suo stesso nome (oltre ad essere nato lo stesso giorno e mese). Il suo nome era comparso nell'inchiesta che un paio di giorni fa ha portato alla notifica di 26 misure cautelari per una serie di reati tributari L'incubo per un imprenditore bresciano è finito ieri mattina quando davanti al gip, lo stesso che aveva acconsentito alla richiesta di arresto avanzata dalla procura, ha ribadito la sua estraneità ai fatti. «Non sono io quella persona - ha nuovamente spiegato  - Non ho mai fatto operazioni in Croazia». È così emerso lo scambio di persona. Il vero destinatario della misura cautelare sarebbe stato individuato già tempo fa dalle autorità croate che avevano segnalato il tutto agli inquirenti italiani. Qualcosa è andato però in corto circuito e ai domiciliari è finita la persona sbagliata. Questa mattina nel corso dell'interrogatorio di garanzia è così emerso l'errore e il gip ha revocato la misura. «Sono felice che.tutto si sia risolto in fretta», ha commentato l'imprenditore coinvolto suo malgrado

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