L’ATTESA Mancano pochi giorni alla prima campanella che suonerà il 13 settembre. Ieri conferenza dei servizi, lunedì nuovo tavolo di confronto con Ust e Ats

Scuola, conto alla rovescia tra mille cautele

di Magda Biglia

«Informate le famiglie che stiamo facendo il possibile, e anche di più, per un anno sempre in presenza totale e in sicurezza, ma che il virus non è debellato. Ci saranno ancora isolamenti, è meglio non buttare via il computer, si potrà dover ricorrere in quel caso, pur breve periodo, ancora alla Dad, per la quale va predisposto un rinnovato piano onde essere subito pronti». I timori per quanto potrà succedere a ottobre, novembre, col cambio di stagione e gli orari pieni a regime, non lasciano tranquillo il dirigente dell’Ust Giuseppe Bonelli e nemmeno i presidi che si trovano ad affrontare il terzo anno scolastico in compagnia del Covid. Con tutte le misure e le limitazioni ormai note, con la nuova responsabilità dei controlli sul Green pass che già hanno visto qualche intervento dei carabinieri. Sono pochi casi però i dirigenti non hanno ancora tutte le dritte su come comportarsi. Aspettano la nuova piattaforma per le verifiche del certificato, che dovrebbe essere in funzione lunedì, valida solo per gli istituti statali, ma hanno le segreterie vuote e prive delle professionalità necessarie, soprattutto senza il direttore. È in corso il terzo interpello per i cosiddetti Dsga, aperto a chi ha meno titoli, ma ci vorranno ancora almeno due settimane per coprire i vuoti di un ufficio che per la scuola è importantissimo. Invece pare che i bidelli e i prof non mancheranno, notizia stratosferica, anche se i meno ottimisti temono le rinunce che potrebbero arrivare proprio in questi giorni. Di tutto ciò si è parlato ieri all’istituto Tartaglia nella conferenza dei servizi dell’ambito di Brescia-Valtrompia (coordinato a interim da Patrizia Schiffo che guida il liceo Gambara) con all’ordine del giorno le regole per partire bene il 13 fatidico. Sui controlli del certificato verde i dubbi sono tanti. A chi si deve chiedere? In Brescia città a tutti, assistenti ad personam, addetti alle mense, persino agli autisti secondo quanto previsto dalla Loggia. «Con gli altri comuni occorre creare un’interlocuzione, altrimenti non essendo voi i datori non potete esigere né sanzionare, a meno che non passi l’emendamento a livello nazionale fortemente voluto da Anci, e se ne parla non prima di ottobre» ha spiegato Bonelli. «Dobbiamo far capire al personale che lo strumento è per la loro tutela; se non controllassimo, sarebbe come far lavorare un muratore senza casco e senza salvavita. Saremmo in colpa perché la possibilità di contagio esiste ancora» ha spiegato il dirigente Ust che, però, ha definito le multe «extrema ratio» in caso di comportanti scorretti. Quanto alle procedure per la sospensione dal lavoro e dallo stipendio, tutto è ancora farraginoso. «Chissà se ce farà la Ragioneria di Brescia, due persone per 18 mila cedolini» è stato il sospiro di Bonelli. Un’altra piattaforma è in arrivo per le scuole, Higitus dell’Ats Brescia, Valcamonica esclusa, che dovrebbe velocizzare il tracciamento e gli isolamenti che andranno comunque anticipati dal preside in attesa del pronunciamento sanitario. Un nodo grosso è rappresentato dalla necessità da parte delle famiglie di inviare la prova del contagio, il referto senza il quale non parte la procedura della quarantena. Cosa non così semplice per tutte le famiglie, straniere magari, e non solo. La quarantena differenziata, 7 giorni per i vaccinati e 10 per i non vaccinati pare «inapplicabile» al dirigente dell’Ufficio scolastico. Complicato il rientro a spezzoni, ostacolo a un’eventuale Dad o alla chiamata di un supplente, visto che può essere a casa pure il docente. Tante insomma sono tuttora le criticità. Con Ats si affronteranno in un tavolo lunedì pomeriggio, cui presenzierà, fra gli altri, Elena Lazzari preside dell’Abba Ballini, che ieri ha riferito sull’argomento. Altre attendono risposte nazionali non certe nei tempi e nelle approvazioni. «Ma la scuola il 13 settembre inizierà e tutti lavoreremo, come sempre abbiamo fatto in questi anni difficili» ha sottolineato Bonelli che ha invitato i presidi a spendere tutte le risorse che sono state assegnate, anche quelle per il personale Covid di potenziamento che invece in parte l’anno scorso sono tornate al mittente a Roma, non spese. 

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