Nikolajewka, ottant'anni fa: 26 gennaio 1943.
Sono stati migliaia gli alpini che nella mattina di domenica 29 gennaio 2023 hanno sfilato nel centro storico di Brescia. Una città invasa pacificamente dalle sfumature del Tricolore e da tremila penne nere bresciane per celebrare gli 80 anni dalla battaglia di Nikolajewka. Una cerimonia in forma solenne, come in ogni quinquennio, per tenere viva la memoria su una delle pagine più dure del Paese. Presenti alla manifestazione di ieri, che pone fine elle lunghe celebrazioni iniziata giovedì, anche il sindaco Emilio del Bono, il presidente nazionale Ana Sebastiano Favero, quello della sezione Gian Battista Turrini e il comandante del reggimento alpini Ignazio Gamba. Per tutti momenti anche di commozione, fedeli allo spirito alpino che incarna valori scolpiti nella memoria collettiva, grazie al sacrificio e all'eroismo di chi non ha esitato a dare la vita per l'Italia. E Brescia, come sempre in questi casi, ha risposto presente.
La ritirata di Russia durante la seconda guerra mondiale: morirono a migliaia
Durante la seconda guerra mondiale, si susseguirono una serie di tragici scontri con le truppe sovietiche su quel fronte nella zona di Belgorod: fase cruciale della ritirata in cui le truppe italiane furono decimate da morti, feriti e prigionieri. Mancavano poco più di 7 mesi all'8 settembre 1943 che in seguito cambiò gli schieramenti nel conflitto.
In questi giorni gli alpini celebrano l'anniversario, per rinnovare la memoria di quell'immane sacrificio in cui persero la vita e soffrirono moltissime penne nere da Brescia e da altre province italiane. Si stima che circa 40 000 uomini "rimasero indietro": morti nella neve, dispersi o catturati.
Ecco le immagini della giornata ad altissima partecipazione per le vie di Brescia: con la banda che attraversa corso Zanardelli tra la gente accorsa a veder passare gli alpini in grandissimo numero. Fotografie di Fabrizio Cattina Only Crew.