IL VERTICE

Emergenza idrica, appello per garantire l'acqua del Chiese agli agricoltori

di Natalia Danesi
Consorzio e Aipo confermano: dal 30 giugno, senza interventi d'emergenza, si rischia lo stop ai rifornimenti. Convocata per domani una commissione regionale straordinaria per discutere dell'allarme siccità

Mentre a livello nazionale si discute della richiesta delle Regioni di Stato d'emergenza per fronteggiare la crisi idrica che sta mettendo in ginocchio la Pianura padana (e non solo), a livello locale questa mattina in Prefettura si è svolto un vertice per discutere dei problemi e delle misure concrete da mettere in atto a livello provinciale.

E' stato affrontato in particolare il nodo della situazione del fiume Chiese che a causa della carenza di acqua dal 30 giugno non sarà più in grado - come ha rilevato il Consorzio e come conferma Aipo - di rifornire gli agricoltori, a meno che il Ministero non consenta una deroga al deflusso minimo consentendo un maggior prelievo di acqua dal lago d'Idro. Deroga su cui concordano, tra l'altro, anche le associazioni degli agricoltori che chiedono si torni ai livelli pre 2003.

Intanto,  per valutare e concordare con i principali soggetti interessati le azioni urgenti da assumere per fare fonte alla grave crisi idrica e all’emergenza siccità, la Commissione Agricoltura del Consiglio regionale si riunirà domani alle ore 16 in via straordinaria e in seduta congiunta con la Commissione speciale Montagna. Il presidente Ruggero Invernizzi ha per l’occasione invitato in audizione i vertici di A2A, Edison, Enel, Italgen e Terna, che si confronteranno con i commissari regionali; seguirà un incontro operativo con l’Assessore regionale agli Enti locali, Montagna e piccoli Comuni Massimo Sertori.

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