«Situazione difficile, si rischia che peggiori e poi esploda»

Francesco Bertoli, Cgil Brescia
Francesco Bertoli, Cgil Brescia
Francesco Bertoli, Cgil Brescia
Francesco Bertoli, Cgil Brescia

Una situazione in peggioramento su cui è necessario intervenire alla svelta. Francesco Bertoli, leader della Cgil di Brescia, mostra «una dovuta preoccupazione» riguardo alla condizione di precarietà e di aumentata pericolosità in cui versa l’area del centro commerciale Freccia Rossa. Una struttura adiacente alla sede del sindacato di via Folonari e con cui condivide alcune uscite di emergenza del parcheggio, luogo negli ultimi tempi balzato alla cronaca per la condizione di incuria, degrado e illegalità in cui è sprofondato. Due le porte antincendio che mettono in comunicazione la rimessa del centro commerciale con il piccolo parcheggio all’aperto della Cgil e che, come da normativa, devono restare aperte per consentire, in caso di bisogno, l’evacuazione dai sotterranei del Freccia. Varchi ormai occupati, colmi di sporcizia, di feci umane e dall’odore nauseabondo. Utilizzati impropriamente da chi deve nascondersi o lasciare il parcheggio senza essere visto. «Un movimento però - ammette Bertoli - aumentato nelle ultime settimane». Un periodo che coincide con la chiusura, una dopo l’altra, dei negozi dello Shopping center e, di conseguenza, con il crollo totale degli ingressi nel parcheggio, ormai a utilizzo quasi esclusivo degli abbonati alla palestra Virgin Active e dei dipendenti della Cgil con cui hanno una convenzione. Una media giornaliera complessiva di 200 fruitori su un totale di 2.500 posti auto. «Dopo le ultime denunce sui quotidiani si è messo in moto qualcosa. I controlli da parte delle forze dell’ordine sono aumentati parecchio ma non si può andare avanti così, sono molte le donne che lavorano da noi e per loro, soprattutto quando cala il buio, non è affatto facile - sottolinea Bertoli -. Per fortuna non è mai successo nulla, per una maggiore sicurezza abbiamo installato delle telecamere esterne, ma è chiaro che più va avanti questa situazione e più c’è il rischio che peggiori e deflagri». Nel frattempo si adottano tattiche: posteggiare sotto l’occhio della videosorveglianza e su posti illuminati, possibilmente il più vicino all’uscita. «È fondamentale trovare una soluzione rilanciando il Freccia Rossa il prima possibile, con la destinazione d'uso che si ritiene più opportuna. Ma in attesa che ciò accada sarebbe auspicabile mettere in sicurezza il parcheggio attraverso una vigilanza h24 e restringendo l’area fruibile», è il pensiero del leader della Cgil. «Sappiamo che si tratta di una proprietà privata, con cui tra l’altro abbiamo sempre avuto grosse difficoltà ad avere contatti, e che sicuramente complica l’azione di intervento - aggiunge -, ma bisogna agire. So che si sta valutando l’interdizione di alcuni spazi, chiudendo le saracinesche ai varchi e consentendo il transito da un unico ingresso: sarebbe un primo passo». Azioni da mettere in campo velocemente e che il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica (Cosp) ha già illustrato alla proprietà e al liquidatore ormai più di una settimana fa. Due le misure contingibili e urgenti: la chiusura della struttura, al cui interno sono rimaste solo due attività (il bar e l’edicola/tabacchi), e l’istituzione di una vigilanza giorno e notte nel parcheggio interrato che, molto probabilmente, verrà ridimensionato a solamente 300 posti fruibili. •. Ma.Gia.

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