SALUTE

Sla, crescono le iniziative per combattere la sclerosi laterale amiotrofica

Un fiordaliso per la lotta alla malattia, raccolta fondi su Facebook: oggi la Giornata mondiale. Per Aisla «solo la paura può renderci prigionieri»
Oggi si celebra la Giornata mondiale sulla Sla
Oggi si celebra la Giornata mondiale sulla Sla
Oggi si celebra la Giornata mondiale sulla Sla
Oggi si celebra la Giornata mondiale sulla Sla

Un fiordaliso ricorda la lotta alla Sclerosi laterale amiotrofica. Per il solstizio d’estate il fiore azzurro è il simbolo della Giornata mondiale sulla Sla che si celebra oggi. In Italia l’iniziativa è promossa dall’associazione Aisla che ha contribuito a organizzare una serie di eventi in tutta la penisola. Il motto della giornata «#Alsmndwithoutborders» riassume il concetto che la malattia non può rappresentare una barriera. «Per ricordarci che solo la paura può renderci prigionieri e che la malattia non può fermare la nostra speranza - dice Fulvia Massimelli, presidente nazionale di Aisla -, seppur nel pieno rispetto delle regole di distanziamento vogliamo continuare ad essere al fianco della nostra comunità. Lo faremo attraverso una lunga maratona d’iniziative - in presenza e virtuali - che coinvolgeranno l’intero Paese per tutta la settimana. A causa dell’emergenza sanitaria chiunque, non solo chi vive la nostra malattia, ha compreso quanto sia fondamentale il ruolo della scienza, della ricerca, delle competenze e della clinica». Aisla ha lanciato l’iniziativa di raccolta fondi su Facebook per sostenere la possibilità di vivere l’estate al meglio anche per chi convive con la malattia. La cerimonia ufficiale di apertura del Global Day 2021 è stata trasmessa ieri in diretta Facebook da Piombino, a partire dalle 9.45. Al Centro congressi Papa Giovanni XXIII di Bergamo il Convegno «Cure e ricerche per la Sla» ha messo al centro dell’attenzione cure, trattamenti, condizioni.Il focus sull’alleanza tra medico e paziente ed il ruolo attivo della persona che vive la malattia nel determinare le proprie scelte di cura è stato affrontato da Stefania Bastianello, responsabile tecnico di Aisla A chiudere il tavolo dei lavori con una lecture sul ruolo della ricerca per la cura delle malattie del motoneurone è stato Massimiliano Filosto, direttore clinico del Centro «NeMo» e docente all’università statale di Brescia.•.

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