Sequestri

Smaltimento e traffico di rifiuti, operazione contro la 'Ndrangheta arriva nel Bresciano

Carabinieri forestali impegnati in un controllo ambientale
Carabinieri forestali impegnati in un controllo ambientale
Carabinieri forestali impegnati in un controllo ambientale
Carabinieri forestali impegnati in un controllo ambientale

Risvolti bresciani per una indagine della Dda di Reggio Calabria su una società confiscata dal 2007, legata alla 'Ndrangheta,  e nonostante questo ancora utilizzata per schermare le attività illecite nello smaltimento dei rifiuti tra Nord e Sud d'Italia. È il nocciolo dell’inchiesta «Mala pigna» condotta dai carabinieri Forestali e coordinata dalla Dda di Reggio Calabria che ha portato agli arresti  domiciliari due amministratori della società.

Stamattina all’alba sono scattati i controlli in provincia di Reggio Calabria, e in quelle di Catanzaro, Cosenza, Ravenna, Brescia e Monza-Brianza. I carabinieri forestali hanno eseguito anche un decreto di sequestro preventivo per cinque società operanti nel settore dei rifiuti. I reati contestati a vario titolo sono associazione di tipo mafioso, disastro ambientale, traffico illecito di rifiuti, intestazione fittizia di beni, estorsione, ricettazione, peculato, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, violazione dei sigilli e danneggiamento aggravato.

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