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Soccorso alpino: esercitazioni in quota e in acqua Ecco tutte le foto

Esercitazione in quota per gli operatori Cnas
Esercitazione in quota per gli operatori Cnas
Esercitazione in alta valle per il Cnas

 

 

Per poter salvare, bisogna saper operare in condizioni estreme. Difficoltà improvvise e di delicata gestione che solo con grande tecnica, nervi saldi e allenamento possono essere affrontate. Per questo è di fondamentale importanza, per gli operatori del Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico (Cnsas) lombardo, tenersi aggiornati. Domenica 19 giugno 2022, in Alta Valle Camonica, a Ponte di Legno,  si è svolto un aggiornamento sulle tecniche di soccorso in parete. Come base d'appoggio, i tecnici della V Delegazione Bresciana hanno scelto il rifugio Valmalza, dal quale la squadra ha raggiunto la parete individuata per questo specifico tipo di evento dopo un'ora circa di cammino. Lo scenario prevedeva il soccorso a un climber, che si era infortunato durante una discesa in corda doppia. La parete verticale si prestava perfettamente per l'addestramento dei soccorritori in merito alle operazioni di imbarellamento. Una decina i tecnici che hanno partecipato all'addestramento, un numero considerato del tutto appropriato a questo tipo di intervento.

Il 17 e 18 giugno, invece, un altro importante appuntamento formativo per la squadra forra regionale lombarda: nel campo slalom di Valstagna di Valbrenta, in provincia di Vicenza, otto soccorritori provenienti dalle diverse delegazioni lombarde, seguiti da due istruttori, uno nazionale e uno regionale, hanno partecipato al modulo formativo "Acque vive - gestione del rischio acquatico". Il programma partiva dall'acquisizione di importanti nozioni di idrologia, di prevenzione dei rischi, di gestione individuale e di squadra in ambito fluviale, successivamente trasposte in pratica sul campo, con diverse esercitazioni e prove di acquaticità, tra cui l'attraversamento dell'alveo in acque basse (con acqua corrente), la zip-line, il soccorso a uomo imbragato, il doppio imbrago.

Tutte queste sono situazioni che potrebbero capitare in interventi reali di protezione civile, che prevedono l'impiego specifico della squadra forra; sono anche propedeutiche alla progressione e al soccorso in forra e canyoning, in itinerari particolarmente acquatici. A questo si aggiunge l'importanza di avere acquisito maggiore conoscenza e consapevolezza in merito alla pianificazione e alla prevenzione dei rischi nel particolare ambiente della forra.

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