A Palazzo di Giustizia si è tenuta oggi, 4 ottobre, l'udienza del processo di revisione per Maurizio Tramonte, condannato all'ergastolo in via definitiva per la strage di piazza Loggia.
La sorella e la moglie: "In piazza non era lui"
La richiesta dell'ex Fonte Tritone dei servizi segreti si basava in particolare, su una fotografia agli atti del processo che lo poneva quel giorno in piazza della Loggia, inchiodandolo. Nell'udienza di luglio, la moglie Patrizia Foletto e la sorella Manuela Tramonte hanno escluso che l'uomo nella fotografia, che portava la barba, fosse il loro parente.
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Il pg: testimonianze irrilevanti
Nell'udienza di stamattina, il procuratore generale Guido Rispoli ha specificato che queste dichiarazioni non rilevano ai fini del complesso della verità giudiziaria accertata finora e messa nero su bianco dalla Cassazione. Ha ricordato inoltre che Tramonte è stato condannato per avere partecipato alla riunione del 25 maggio 1974 ad Abano Terme nella quale furono messi a punto i particolari esecutivi della strage. A parere del pg, va dunque rigettata l'istanza di revisione.
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Le dichiarazioni di Tramonte
Prima della requisitoria del pg, in videoconferenza dalla prigione Maurizio Tramonte ha dichiarato: "Signori giudici, vi chiedo giustizia, sono innocente. Non ero presente alla riunione del 25 maggio ad Abano Terme, non conoscevo la persona Maggi, non ero in piazza Loggia il 28 maggio. E non ho mostrato ad Arrigo alcuna foto". Si riferisce, in particolare, all'ex compagno di cella ora deceduto, il quale dichiarò che Tramonte gli aveva mostrato quella foto dicendo "questo sono io".
Successivamente, ha preso parola la difesa per replicare all'accusa e alle e parti civili. Il processo è aggiornato a mercoledì mattina alle 9.