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Strage, Tramonte scagionato da scatti d'epoca? In aula per la revisione il 15 marzo

Una delle foto che collocherebbe Maurizio Tramonte in piazza della Loggia nel giorno della strage
Una delle foto che collocherebbe Maurizio Tramonte in piazza della Loggia nel giorno della strage
Le foto della difesa di Tramonte: "Vedete, non è lui in piazza della Loggia"

La Corte d’appello di Brescia ha fissato per il 15 marzo l’udienza per la richiesta di revisione del processo a carico di Maurizio Tramonte, condannato all’ergastolo per la strage di Piazza della Loggia del 28 maggio 1974.

L’avvocato di Tramonte - si legge oggi su Il Giorno -  avrebbe atti e fotografie in grado di scagionare il suo assistito che attualmente si trova in carcere a Fossombrone (Pesaro e Urbino). 

Maurizio Tramonte, condannato all'ergastolo per la strage di piazza Loggia
Maurizio Tramonte, condannato all'ergastolo per la strage di piazza Loggia

 

Al centro di quello che, secondo l’avvocato, si tratta di un clamoroso errore giudiziario, ci sarebbero documenti ma, soprattutto, fotografie. A partire dallo scatto che ritrae la presenza in piazza di Tramonte e che lui stesso mostrò, vantandosi, al compagno di cella Vincenzo Arrigo ucciso a Esine nel 2020 dal coinquilino per fatti che nulla c’entrano con l’attentato. L’ex infiltrato del Sid, alludendo alla sua presenza in piazza della Loggia il 28 maggio 1974, gli chiese "Vediamo se indovini chi è questo". Ma se per il consulente della procura quel giovane fotografato nello scatto in bianco e nero era davvero Tramonte, non lo sarebbe invece secondo una perizia antropometrica commissionata dall’attuale difesa.

A smentire la presenza dell’ex Fonte Tritone in piazza ci sarebbe poi altri due scatti: quello del suo matrimonio, celebrato nel febbraio del 1975, tre mesi prima dell’attentato, e quello che lo ritrae in sella a una moto Ducati nuova. Cosa non torna in questo secondo caso? Secondo le dichiarazioni fatte da un altro compagno di cella, Tramonte avrebbe sostenuto di aver partecipato a una riunione preparatoria ad Abano Terme, quattro giorni prima dell’attentato e di esservi andato con una moto appena acquistata. Ma l’immatricolazione recuperata dai legati mostra una data diversa dell'acquisto: giugno 1974. Altri preziosi elementi sarebbero nelle mani dell’avvocato. Non resta che attendere il 15 marzo quando la richiesta di revisione approderà in aula.

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