Sulzano piange Emilio e si pone delle domande

Emilio Lafetah abitava a Sulzano
Emilio Lafetah abitava a Sulzano
Emilio Lafetah abitava a Sulzano
Emilio Lafetah abitava a Sulzano

Ci sono ancora molti punti oscuri nella dinamica e nella genesi della tragedia costata la vita ad Emilio Lafetah. Ma in attesa che gli inquirenti facciano luce sulla disgrazia, a Sulzano c’è solo spazio per il dolore e il ricordo del 25enne. La data dei funerali non è stata ancora fissata anche se nelle prossime ore è atteso il nullaosta alla sepoltura della procura che ha disposto una serie di accertamenti medico legali. Emilio Lafetah era stato investito la notte del 28 agosto. Non è mai uscito dal coma fino al decesso avvenuto all’alba di sabato. Il suo quadro clinico era senza speranza al punto da spingere i medici del reparto di Rianimazione a farlo ricoverare in un centro di assistenza per pazienti in stato neurovegetativo di Sarnico. Ed è qui che si è spento. L’investimento costato la vita al giovane apprendista presenta molti interrogativi Emilio Lafetah era stato travolto a Ospitaletto da un’auto sulla rampa di accesso alla Padania Superiore della strada provinciale 19. La sagoma del ragazzo era apparsa dal nulla nel buio della notte e la conducente di un’utilitaria non aveva potuto fare nulla per evitare l’impatto. Il 25enne dopo aver sfondato con la testa il parabrezza dell’auto era stato sbalzato sull’asfalto restando privo di coscienza. Non è stato ancora possibile accertare come mai la vittima si trovasse in un campo vicino alla trafficata strada. E soprattutto come fosse arrivato lì, considerato che non aveva l’auto. Gli agenti ritengono fosse stato accompagnato da qualche amico che dopo l’incidente si è allontanato. Cosa abbia spinto il ragazzo ad attraversare la carreggiata al buio è un mistero. I soccorsi erano stati tempestivi: il 25enne era stato caricato sull’eliambulanza abilitata al volo notturno e trasferito all’ospedale Civile. Dopo due settimane trascorse nel reparto di Terapia intensiva senza alcun segnale di ripresa, Emilio Lafetah è stato trasferito nel centro di lungodegenza. Nei 50 giorni trascorsi tra l’investimento e la morte, gli accertamenti non hanno fatto grandi progressi, ma il caso non è ancora chiuso. Emilio Lafetah lascia la mamma Dorota, dipendente dell’asilo di Sulzano, il papà e la sorella Malika. A.Rom.

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