LA CAMPAGNA

Tamponi salivari al via Travagliato sperimenta lo screening a campione

di Magda Biglia
In totale 750 bambini bresciani di età tra i 6 e gli 11 anni e 465 tra gli 11 e i 14. In provincia controlli serrati sui Green pass dei docenti in cattedra
Partirà domani alla primaria di Travagliato lo screening a campione
Partirà domani alla primaria di Travagliato lo screening a campione
Partirà domani alla primaria di Travagliato lo screening a campione
Partirà domani alla primaria di Travagliato lo screening a campione

Partirà domani alla primaria di Travagliato lo screening a campione con tamponi salivari previsto e finanziato dalla Struttura commissariale dell’emergenza in tutta Italia e per tutto l’anno scolastico sugli alunni 6-14 anni. Nella stessa scuola era già stata effettuata la sperimentazione alla fine dello scorso anno e quest’anno fa da capofila delle prime quattro scuole sentinella che saranno testate per due mesi con quattro somministrazioni, lasciando poi il posto ad altre di 60 in 60 giorni. In totale, in tutto il 2021-22, saranno 750 i bambini bresciani 6-11 anni, 465 gli 11-14. Questo sulla popolazione di riferimento di 57.666 scolari delle primarie e 35.776 delle medie. Ogni volta però saranno chiamati più numerosi prevedendo una risposta e una validità del 60 per cento. A Brescia, poi, si è deciso di escludere, almeno all’inizio, le classi prime e seconde dei piccolini. A livello nazionale, ipotizzando inoltre una prevalenza attesa di positivi del 3%, è stato ritenuto necessario un campione quindicinale di 54.663 di studenti testati a partire da una popolazione di circa 4,2 milioni. La scelta delle altre tre sedi di questa prima tornata è nelle mani di Ats Brescia sulla base delle disponibilità fra i 12 Comprensivi cittadini raccolte dall’Ust che ha avuto pure qualche diniego. Anche Ats Montagna si sta muovendo e l’inaugurazione sarà all’elementare di Bienno. Occorre che le sentinelle siano rappresentative, con una situazione logistica buona e, soprattutto, che abbiano un’alta potenzialità di volontari, visto che è la famiglia a decidere l’adesione e a firmare il consenso informato che contempla garanzia della privacy, vantaggi individuali e sociali dell’adesione, sicurezza del test, figure professionali coinvolte, procedure indicate dalle autorità sanitarie per la gestione dei positivi e dei contatti. Il test salivare è facile e non invasivo, si tratta di tenere in bocca una spugnetta sterile per 60 secondi, poi ci penserà il laboratorio ad analizzare la saliva. La prova va fatta a digiuno, prima di lavarsi i denti, per cui la linea nazionale e regionale, anche per non impiegare personale sanitario prezioso, è di affidarla alle famiglie, formate, anche se qualche perplessità è stata avanzata al riguardo dall’Ust. La decisione di Ats è di tenere a scuola solo la partenza, anche con proprio personale pronto a spiegare, seguendo poi le indicazioni ministeriali che tengono comunque già conto, come detto, di una percentuale di dispersione o di non validità, come capito nelle sperimentazioni del 2020-21. Il kit viene consegnato ai genitori che poi lo riportano a scuola dove verrà inserito in apposito contenitore dal referente Covid per essere poi trasportato nei laboratori individuati da Ats. Il testing delle sentinelle non impedisce diverse iniziative delle Regioni o dei Comuni. Intanto per chiunque voglia nelle farmacie esistono le prove gratuite ogni 15 giorni per i bambini dai 6 agli 11 anni, mentre il prezzo per i 12-18 anni è 8 euro, dai 18 in su è di 15 euro. Il Comune di Brescia sta cercando di estendere i test salivari alle sue materne, ma gli occorre un partner che potrebbe essere l’Università Statale con gli Spedali civili. Il problema non è il kit per il test ma l’analisi in laboratorio che è costosa e deve essere sicura. «Abbiamo buone speranze di riuscire» riferisce l’assessore comunale all’Istruzione Fabio Capra. La preoccupazione per una scuola al 100 per 100 in presenza ma sicura è tanta, legata alle nuove varianti che si stanno aggiungendo sempre più aggressive. Il green pass fa la sua parte e sono pochi a Brescia i casi di mancanza. Uno si è verificato ieri al liceo Calini. Sono tuttavia attesi realisticamente casi di contagio. Già sono comparse all’infanzia che è partita per prima, come alla Trento dove, per la positività di un’adulta, la sua bolla, per fortuna non numerosa nella fase di inserimento, è stata posta in isolamento. •.

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