L'INTERVISTA

«Terza dose di vaccino: i sierologici fuorvianti»

di Natalia Danesi
Parla Franco Franceschini, responsabile della Reumatologia e Immunologia clinica del Civile: «Non sappiamo con certezza in quanto tempo si esaurisca la risposta anticorpale, è importante rinforzare l'immunità»
Test sierologico per il dosaggio per il dosaggio degli anticorpi ai dipendenti degli Spedali Civili
Test sierologico per il dosaggio per il dosaggio degli anticorpi ai dipendenti degli Spedali Civili
Test sierologico per il dosaggio per il dosaggio degli anticorpi ai dipendenti degli Spedali Civili
Test sierologico per il dosaggio per il dosaggio degli anticorpi ai dipendenti degli Spedali Civili

Terza dose di vaccino anti-Covid: sì, oppure no? Un dilemma che sta tormentando chi, dopo aver completato il ciclo, si è sottoposto a test sierologico e ha scoperto di avere una buona dose di anticorpi. Alcune risposte ai dubbi le dà Franco Franceschini, responsabile della Reumatologia ed Immunologia clinica del Civile.
Perché, a suo avviso, anche a chi ha molti anticorpi contro il Covid dovrebbe essere somministrata la dose «booster»?
«È comprensibile la tentazione di evitarla da parte di chi ha effettuato il dosaggio degli anticorpi e ha un livello alto. Tuttavia, sappiamo che è davvero utile rinforzare l’immunità. La terza dose dà una protezione più completa. Continuo dal canto mio a sconsigliare di basarsi sul sierologico, è disorientante, meglio attenersi alle regole generali e seguire le indicazioni per la campagna vaccinale che vengono date dalle autorità sanitarie». (...)

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