Tramonte,
dal Sid alla
condanna
all’ergastolo

Maurizio Tramonte
Maurizio Tramonte
Maurizio Tramonte
Maurizio Tramonte

Maurizio Tramonte ha 65 anni ed è originario di Lozzo Atestino, Padova. In gioventù è stato un’attivista del Msi. Nei primi anni Settanta ha iniziato a collaborare con il Sid. Il suo referente era l’allora maresciallo Fulvio Felli che poi riferiva ai superiori, attraverso le veline, le informazioni fornitegli da Tramonte.

PROPRIO le veline sono diventate una delle parti fondamentali della vicenda giudiziaria in cui è rimasto coinvolto Tramonte con riferimento alla Strage. L’attività di informatore termina a metà anni Settanta quando con la moglie si trasferisce a Matera dove lavora come imprenditore. Negli anni Novanta rimane coinvolto in bancarotte, finendo in carcere. Nei primi anni Novanta si scopre che era un informatore del Sid con il nome di «Fonte Tritone». È il 1993 quando il giudice Gian Paolo Zorzi va a Matera, dove Tramonte è ai domiciliari per interrogarlo e gli dice che è conosciuto negli ambienti giudiziari con il nome di «Fonte Tritone».

IN SEGUITO, nell’ambito delle indagini sulla Strage, viene arrestato. E dopo la “seconda fase” giudiziaria arriva la ritrattazione di quanto dichiarato negli anni Novanta.

Tramonte viene poi scarcerato e rinviato a giudizio per la Strage, assolto con formula dubitativa in primo e secondo grado. La Cassazione dispone poi un nuovo processo d’appello nei suoi confronti che si conclude con la condanna all’ergastolo. Due giorni fa la sentenza con la condanna in via definitiva.M.P.

Suggerimenti