«Tuttisulponte», la visita si fa virtuale con i Social

di Alberto Armanini

Due coniugi di Montisola, intervistati sulla passerella il giorno dell’inaugurazione, spiegavano ai giornalisti che «Christo ha reso possibile l’impossibile: ha unito Sulzano a Montisola e permesso a tutti gli abitanti dell’isola di tornare a casa a piedi».

UNA SETTIMANA DOPO, due giovani bresciani hanno aggiunto una nuova sfumatura all’impossibile che diventa possibile. Da casa, dopo essere rimasti per ore a collezionare notizie sulla passerella da questo o quel social network, si sono accorti che The Floating Piers si può raggiungere standosene comodamente seduti in poltrona. Così hanno inventato tuttisulponte.it. Cos’è? Come si utilizza? Cosa contiene? Lo spiegano loro stessi: Christian Forgione e Maurizio Cadeo, 38 e 42 anni, specialisti del marketing digitale.

«Tuttisulponte.it è una piattaforma che raccoglie i contenuti digitali creati dagli utenti attraverso cui tutti possono vivere e vedere cosa sta accadendo - rivelano -. Dalla home page del sito si può curiosare tra pensieri, commenti, foto e selfie di tutti coloro che hanno deciso di vivere questa esperienza unica ed emozionante. Per apparire in bacheca è sufficiente condividere le foto, i video e i pensieri riguardo all’opera ricordandosi di taggare il tutto con l’hashtag #tuttisulponte». Ma il sito è molto più di un raccoglitore. «Abbiamo anche attivato un monitoraggio ad ampio spettro per raccogliere attraverso la rete tutto ciò che verrà postato, condiviso, fotografato, raccontato attraverso siti, blog, forum e canali social. Non vogliamo perderci nulla e ci siamo affidati ad Arcadia, un’azienda leader nel campo del social audit per raccogliere e rielaborare quanti più dati possibile riguardo a The Floating Piers».

Eccone alcuni. Dal 27 maggio al 27 giugno l’opera ha coinvolto un totale di 44.280 persone attraverso i social network. La fetta più consistente proviene da Instagram, il re dei post fotografici con 27432 utenti unici. Segue Twitter con i cinguettii di 14058 persone. Poi Facebook con 1903 profili collegati a The Floating Piers. Quindi Tumblr, con 887 persone a interagire sui blog.

CURIOSA ANCHE la geografia delle interazioni. L’Italia tiene la fetta più consistente dei post, degli scatti e delle condivisioni con il 79,64 percento del traffico complessivo. Segue la Germania, un paese affine all’opera soprattutto per la frequenza con cui i suoi cittadini sono portati a muoversi verso i laghi bresciani ogni anno: il 5,17 percento dei post è in lingua tedesca. Poi ci sono gli Stati Uniti (4,09 percento) e il regno Unito (2,30), con una buona percentuale di Svizzera (1,43) e Francia (1,07) a seguire. Se non stupisce che nella top ten ci sia la Bulgaria (0,66 percento), è singolare che all’ottavo posto, insieme alla Spagna, compaiano le Bahamas (0,61). The Floating Piers interessa in maggioranza a uomini (il 56 percento) che a donne (44) ed è in grado di convogliare «sentimenti» positivi al 23 percento contro il 7 dei negativi e il 70 dei neutrali. Curioso che tra i Twitter influencer - ovvero i canali che sono in grado di spostare l’influenza su un determinato argomento - ci sia @Iddio, un profilo dedicato a Dio. Tra le pagine Facebook più seguite c’è anche quella de LArena.it, giornale capofila del gruppo editoriale di Bresciaoggi.

Perché questo progetto? Sono ancora Christian e Maurizio a spiegarlo. «Vogliamo lasciare una traccia di questo momento unico - dicono -. Al termine dell’evento condivideremo in rete un’infografica riassuntiva dei dati raccolti, che aiuterà a comprendere le reazioni della rete, con l’augurio che questo intervento possa essere un incentivo».

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