L'INIZIATIVA

Un «flash smog» per chiedere aria più pulita

FLASH SMOG

Dal «flash mob» al «flash smog» per denunciare l'inquinamento atmosferico e reclamare il diritto di tutti, soprattutto dei più giovani, di poter vivere in un ambiente sano. Questa mattina, sulla scalinata di via della Consolazione che si trova all'inizio della salita che da piazzetta Tito Speri porta al Castello di Brescia, si è svolta la manifestazione promossa dal gruppo di lavoro del «Tavolo Provinciale Basta veleni» in collaborazione con il Comitato genitori della scuola primaria M. Calini.

«Brescia, cosa respirano i nostri bambini? Biossido di azoto», è la domanda con risposta apparsa durante il flash smog. La sostanza inquinante NO2, prodotta principalmente dal traffico veicolare, è stata monitorata nelle zone in cui si trovano le scuole della città, restituendo risultati preoccupanti. 

L'auspicio è che i Comuni, le Regioni e il Governo rafforzino le misure per migliorare la qualità dell'aria in tutte le città italiane al fine di tutelare lo sviluppo e la salute dei bambini, in particolare per quanto concerne un trasporto pubblico più efficiente, la riduzione del traffico nelle aree in prossimità degli edifici scolastici, la mobilità dolce con percorsi pedonali protetti e piste ciclabili sicure.

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