«Una vera aggressione al lavoro e al territorio»

Antonio Ghirardi
Antonio Ghirardi
Antonio Ghirardi
Antonio Ghirardi

«È evidente che stiamo assistendo all’ennesima aggressione al lavoro e al tessuto industriale e sociale di un territorio da parte di una multinazionale, che preferisce il licenziamento all’utilizzo di ammortizzatori sociali. La Fiom ha chiesto al Mise di convocare azienda e istituzioni locali per affrontare l’ennesima vertenza ed evitare i licenziamenti» dichiarano Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive, e Antonio Ghirardi, segretario generale Fiom-Cgil Brescia. È urgente, per i sindacati, far ripartire il tavolo del settore automotive «per affrontare la fase di transizione e individuare, con un accordo tra le parti sociali, i ministeri e le aziende, gli investimenti e gli strumenti per tutelare l’occupazione e l’industria del Paese ed evitare che i cambiamenti ambientali, tecnologici e organizzativi ricadano sui lavoratori». L’azienda avrebbe comunicato il licenziamento di 106 persone ieri mattina. «Un fulmine a ciel sereno perché non c’erano avvisaglie» dice Ghirardi. «Ci hanno detto che se firmiamo il licenziamento in cambio daranno un anno di cassa integrazione per cessata attività, ma abbiamo risposto che non ci sono motivi economici per tale scelta e che l’azienda ha gli strumenti per tutelare i lavoratori». L’azienda - aggiunge il segretario Fiom-Cgil Brescia - ha detto che la decisione è definitiva. Ma ci faranno sapere domani in merito a quanto chiesto. Prima decidono e poi discutono». Tutti gli operai hanno lasciato il posto di lavoro e sono in assemblea permanente. «Dopo la grande manifestazione di oggi a Firenze, con lo sciopero di tutte le categorie di Cgil, Cisl e Uil provinciali in difesa del lavoro e della Gkn, inizia una settimana di mobilitazione dei metalmeccanici contro i licenziamenti» dice Francesca Re David, segretario generale Fiom-Cgil.

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