La Regione Lombardia ha deciso di avviare una rimodulazione della strategia vaccinale come strumento prioritario di
contenimento del contagio. Verranno concentrati nei limiti del possibile e delle linee guida del ministero le attività
di vaccinazione, in particolare partendo dai Comuni al confine tra la provincia di Brescia e di Bergamo con presenza
importante di focolaio di contagio legato alle varianti e una situazione di tensione legata alla saturazione delle terapie
intensive locali. La priorità andrà per Brescia 103 comuni con una incidenza del contagio superiore a uno ogni 250 abitanti.
Così la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti, intervenendo in aula sulle nuove misure di contenimento del coronavirus e i provvedimenti relativi alle vaccinazioni anti-Covid. "Abbiamo deciso una rimodulazione della strategia vaccinale - ribadisce Moratti - chiedendo al ministero di riprogrammare le dosi vaccinali per soggetti positivi al Covid-19 in modo da prevedere o la somministrazione di una sola dose o il posticipo di sei mesi per la sua somministrazione. Un'eventuale riposta positiva da Roma ci permetterebbe di avere una maggiore disponibilità di vaccino che, ad oggi, è la risorsa scarsa. La Regione Lombardia sta attuando un'attenta sorveglianza sanitaria al fine di intervenire in modo preventivo e circoscritto su areecritiche e per consentire, al contempo, alle aree non interessate dall'accelerazione del contagio in atto, di poter proseguire le normali attività"
"Partiremo giovedì - ha annunciato Guido Bertolaso - dalla provincia di Bergamo, dai territori di confine con la provincia di Brescia per poi spostarci nelle altre aree del bresciano. Ed allungheremo i tempi tra la prima e la seconda vaccinazione". Sulle vaccinazioni agli over 80, Bertolaso ha evidenziato che "non si ridurrà nemmeno di una unità la somministrazione dei vaccini".