Ventidue milioni di euro cash per ridare slancio a 36 Comuni

Il ministero dell'Interno ha stanziato fondi per investimenti in opere pubbliche
Il ministero dell'Interno ha stanziato fondi per investimenti in opere pubbliche
Il ministero dell'Interno ha stanziato fondi per investimenti in opere pubbliche
Il ministero dell'Interno ha stanziato fondi per investimenti in opere pubbliche

Ventidue milioni di euro erogati a 36 Comuni della nostra provincia, a fronte di 48 progetti che vedranno presto la luce. É il contributo stanziato dal ministero dell’Interno per gli investimenti relativi ad opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio. Un finanziamento molto flessibile ed elastico per raggiungere ogni piega dei bisogni infrastrutturali. Complessivamente le risorse nazionale ammontano ad 1 miliardo e 850 milioni. Cifra che però non è bastata per soddisfare le 4.554 domande presentate, per un totale di 9.151 progetti e una richiesta di risorse che superava i 5 miliardi di euro. La graduatoria degli «ammessi e finanziati» è stata stilata secondo un ordine di priorità: investimenti di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti, e investimenti su edifici, con precedenza per quelli scolastici. Per la tranche del 2021 soltanto 1.912 opere verranno coperte da fondi subito. Le altre dovranno attendere un ulteriore incremento delle risorse, pari ad 1 miliardo e 750 milioni, previsto per il 2022, finalizzato allo scorrimento della graduatoria, mentre altri 450 milioni di euro sono stati previsti, sempre per il 2022, con una procedura ancora da avviare. I lavori dovranno essere affidati entro sei mesi per le opere con un costo fino a 100 mila euro, entro 10 mesi per quelle tra i 100 e i 750 mila euro. I tempi si allungano un po’ per la fascia di costo tra i 750 mila e i 2 milioni e mezzo (15 mesi) e per quella tra i 2,5 ed i 5 milioni di euro, che consente 20 mesi per la realizzazione del progetto. Nella nostra provincia, il singolo intervento più costoso finanziato - pari ad 1 milione di euro - è quello di San Gervasio. «Si tratta del cavalcavia tra il centro abitato e la periferia - spiega il sindaco Rosario James Scaburri -, che consentirà il collegamento diretto con la zona del cimitero». Ha fatto «poker» - nel senso che sono stati ammessi 4 progetti su 4 - il Comune di Gavardo, nelle cui casse finiranno 2.271.358 euro. «Una vera e propria boccata di ossigeno - ammette il primo cittadino Davide Comaglio -. É uno dei finanziamenti maggiori degli ultimi anni per quanto riguarda il dissesto idrogeologico, ed è frutto del buon lavoro portato avanti dagli uffici comunali». I quattro interventi si riferiscono alla messa in sicurezza del Rio Legnago che richiederà 586 mila euro. «Un problema che da tempo aspetta una soluzione - spiega Comaglio -. Lo scorso anno il torrente è uscito due volte dagli argini, e in caso di forti precipitazioni saltano i tombini». Serviranno 565 mila euro per «proteggere» dagli allagamenti le abitazioni della frazione di Limone, e 862 mila euro per rifare gli argini del rio Gombra e realizzare il sottopasso. Gli ultimi 257 mila euro eviteranno in futuro gli allagamenti in località San Quirico, dove anni fa è sorto un comparto residenziale collocato 2 metri sotto il livello stradale. «Si tratta di un progetto portato avanti con il Comune di Muscoline - spiega Comaglio -, che a sua volta ha ottenuto 150 mila euro di finanziamento per completare i lavori, in modo da agire contemporaneamente a monte e a valle». Bando agrodolce per Verolanuova, che è stata «accontentata» dal ministero solo a metà. Il semaforo verde è scattato per il contributo di 450 mila euro per il consolidamento della roggia Gambaresca, con la realizzazione di una pista ciclabile che andrà a completare quella già realizzata che va dalla zona industriale alla Breda, ma «purtroppo non è arrivato il milione e 800 mila euro richiesto per la ristrutturazione dell’ala nord della scuola materna Capitanio - rimarca il sindaco Stefano Dotti -. I lavori per nell’ala sud inizieranno già la prossima settimana, ma per portare a termine tutto l’intervento dovremo aspettare il nostro turno. C’è estrema necessità di sistemare lo stabile, 3.000 metri quadrati acquistati dalle suore, perchè sono aumentate le sezioni della statale, ma dobbiamo procedere anche con i lavori per la messa a norma antisismica e di efficientamento energetico». Anche Gardone Valtrompia si deve al momento «accontentare» di quattro progetti, per un totale di 1,460 milioni di euro, contro gli 8 presentati. Il contributo più consistente, di 990 mila euro, riguarda l’abbattimento del ponte del Banco di prova che stringe il letto del Mella. «Un progetto nel cassetto da vent’anni, che purtroppo non era mai decollato - spiega il sindaco Pierangelo Lancelotti - e che adesso finalmente vedrà la luce. Gli altri finanziamenti serviranno per posizionare reti paramassi nella zona sopra Magno, per sistemare il reticolo idrico minore nella zona di Padile, che ha fatto franare una parte vicina al campo di calcio, e per l’installazione di un impianto fotovoltaico sulla scuola elementare Andersen». Quattro, come detto, i progetti che dovranno invece aspettare, per un totale di 1.040.000 euro. «Abbiamo in cantiere numerose opere, a partire dalle barriere paramassi per la prevenzione del rischio idrogeologico, uno dei problemi più urgenti del nostro territorio - sottolinea Lancelotti -. L’importante è riuscire ad investire nelle progettazioni e farsi trovare pronti quando i contributi arrivano». I finanziamenti, insomma, non hanno accontentato tutti. É l’altra faccia della medaglia. Nella prima graduatoria sono infatti rimasti esclusi 171 progetti, per una richiesta complessiva di oltre 65 milioni di euro. É il caso di Concesio, che dovrà rimandare il rifacimento del polo scolastico di Sant’Andrea, dal momento che il finanziamento di 2,5 milioni di euro - su un intervento complessivo di 3,3 milioni di euro, 800 mila dei quali già stanziati dal Comune - è stato ammesso ma non ancora finanziato. «Entro l’estate dovrebbero arrivare altri contributi - spiega il sindaco Agostino Damiolini -: speriamo di poter contare su quelli». Anche Borgosatollo ha dovuto rinunciare in questa prima tranche a 8 progetti che, se finanziati, avrebbero portato nelle casse del Comune oltre 1,7 milioni di euro per la messa in sicurezza della scuola dell’infanzia Collodi, del municipio, del teatro, della sede della Protezione civile, del porticato della chiesetta della Santissima e delle strade comunali, con la costruzione della rotonda di Piffione, «che però si farà con altri fondi già reperiti», rassicura l’assessore ai Lavori pubblici Marco Frusca.•.

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