LA CORSA

Vesco cala il poker nella 1000 Miglia della rinascita

di Fabio Pettenò
In coppia con Fabio Salvinelli si aggiudica la corsa per la quarta volta Si chiude un'edizione simbolica che ha regalato un sorriso all'Italia
Per la Freccia Rossa un applauso lungo mille miglia in tutta Italia
Per la Freccia Rossa un applauso lungo mille miglia in tutta Italia
Per la Freccia Rossa un applauso lungo mille miglia in tutta Italia
Per la Freccia Rossa un applauso lungo mille miglia in tutta Italia

La 1000 Miglia parla bresciano. Per la quarta volta in carriera Andrea Vesco iscrive il suo nome nell'albo d'oro della corsa della Freccia Rossa. L'esperto regolarista aggiunge così l'ennesima Coppa delle 1000 Miglia alla sua personale bacheca mettendo nel mirino Giuliano Canè, ancora recordman di successi con 10 vittorie. Dopo il trionfo nel 2017 con Andrea Guerini, nel 1993 e nel 2019 con papà Roberto, Andrea Vesco questa volta ha condiviso la gioia con Fabio Salvinelli. Un equipaggio nato 20 giorni prima di prendere il via ma apparso subito affiatato. Successo sudato quello dell'Alfa Romeo 6C 1750 Sport Zagato del 1929. In rimonta sullo scatenato Andrea Belometti in gara con Gianluca Bergomi. La loro Lancia Lambda Spider Casaro del 1929 è giunta seconda con un distacco di soli 54 punti. A tradirli le prime prove speciali in castello. Lotta accesa ed incerta a causa delle numerose difficoltà di pubblicazione delle classifiche da parte dei cronometristi. Basti pensare che all'arrivo di tappa a Bologna, Vesco-Savinelli erano convinti d'essere in testa, seppur per pochi punti. A loro volta Belometti-Bergomi erano altrettanto sicuri d'aver chiuso in seconda posizione. Per entrambi la colazione è risultata quanto mai agitata con la graduatoria a ribaltare le convinzioni notturne. Determinanti per il sorpasso decisivo le prove di Modena e lungo l'argine del Po. A completare il podio, in terza posizione Gianmaria Fontanella e Anna Maria Covelli su Lancia Lambda Spider Casaro del 1927. Ad un passo dalla medaglia la famiglia Turelli con la prima delle OM 665 Spider 1929 quarti. Tra i primi dieci classificati da segnalare il sesto posto di Alessandro Gamberini e Guido Ceccardi su una Fiat 514 MM del 1929, il settimo di Giorgio Sisti e Anna Gualandi con la loro Lancia Lambda Spider Casaro del 1929 e il decimo dei giovani Riccardo e Maika Perletti su Bugatti T37 1926. Nella speciale classifica riservata ad equipaggi femminili, la Coppa delle dame, ennesimo trionfo per Silvia Marini in gara con Lucia Filippelli su Bugatti T40 del 1929. Menzione speciale meritano Giovanni Moceri e Daniele Bonetti. I vincitori dell'edizione del 2019 hanno concluso al 26° posto. Un mezzo miracolo sportivo considerati i problemi meccanici della loro Alfa Romeo 6C 1500 Super Sport del 1928. Nel segno della rinascita l'edizione 2021 si congeda con il sorriso dei quasi 400 equipaggi in gara e l'omaggio della gente. Lungo i faticosi e caldissimi 1800 km di strada il messaggio di ripartenza in periodo di pandemia lanciato da 1000 Miglia Srl ha colto nel segno, regalando a centinaia di comuni momenti di festa popolare come solo la Freccia rossa sa regalare.•.

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