Video anti mascherina e minacce: denunciato

di Mario Pari
Polizia di Stato  impegnata nei controlli nei parchi della città
Polizia di Stato impegnata nei controlli nei parchi della città
Polizia di Stato  impegnata nei controlli nei parchi della città
Polizia di Stato impegnata nei controlli nei parchi della città

Da chi, all’invito ad indossare la mascherina, ha risposto filmando gli agenti, ai 15 giovani portati in Questura e multati per assembramento. Ma, nell’attività di controllo dei luoghi in cui i cittadini si ritrovano - parchi, piazze, zona della stazione - è stato contrastato anche lo spaccio. Attività che in un caso, la lotta alla diffusione del contagio, si sviluppa sulla base delle norme anti Covid, nell’altro, il contrasto dello spaccio, viene praticata anche grazie alle segnalazioni dei cittadini.

Il caso più singolare, tra quelli finiti al centro dell’attività della Polizia di Stato nei giorni scorsi rimane certamente quello del 33enne albanese che non voleva saperne d’indossare la mascherina. È successo a Desenzano, in piazza Garibaldi dove i poliziotti del commissariato l’hanno notato insieme ad altre persone.

Lui, però, a differenza degli altri non indossava la mascherina. E quando gli agenti l’hanno invitato ad indossarla, ha riposto filmandoli con il cellulare, aggredendoli verbalmente e dicendo «questo obbligo è incostituzionale perché viola la libertà personale». I poliziotti, per ragioni di ordine pubblico, hanno atteso che rimanesse solo per identificarlo. Lui ha cercato di aizzare chi si trovava poco lontano, ma nessuno l’ha assecondato.

Non è tutto. La polizia postale ha scoperto che il 33enne aveva anche postato video in cui incitava a non usare la mascherina e video contro lo Stato italiano. Un’altra denuncia si è aggiunta quindi a quelle per violenza e minaccia a pubblico ufficiale.

Viaggio in Questura invece per 15 ragazzi, dei quali 12 minorenni, che avevano dato vita a un assembramento, caratterizzato da particolare vivacità, a Brescia. Parecchio lavoro anche per la Polizia stradale, a sua volta impegnata a far rispettare la normativa anti Covid: quasi novecento persone controllate e sette conducenti sanzionati.

La lotta allo spaccio ha portato ad arresti, denunce e segnalazioni alla prefettura nelle zone della stazione ferroviaria e in via Veneto. Osservati speciali i parchi Gallo, Gadola, Pescheto e Tarello. Non grandi i quantitativi di hashish sequestrati, ma importanti per documentare l’efficacia del controllo svolto soprattutto nei parchi. Nei giorni scorsi, infine, un cittadino kosovaro è stato accompagnato e trattenuto presso un centro per i rimpatri, ai fini della successiva espulsione dal territorio nazionale, in quanto irregolare e per essersi messo in evidenza per i suoi precedenti penali.

 

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