Vinitaly con il botto,
Brescia è
protagonista

Subito un avvio all’insegna del tutto esaurito per la cinquantunesima edizione di Vinitaly a Verona
Subito un avvio all’insegna del tutto esaurito per la cinquantunesima edizione di Vinitaly a Verona
Vinitaly boom (foto Marchiori)

VERONA

Partenza con il botto per Vinitaly, alla fiera di Verona. Al Salone internazionale del vino si affiancano Sol&Agrifood (vetrina Internazionale dell’agroalimentare di qualità) e Enolitech, manifestazione internazionale delle tecniche per la viticoltura, l’enologia e delle tecnologie olivicole e olearie: insieme registrano 4.768 aziende espositrici provenienti un po’ da tutto il mondo.

VINITALY, da solo, ne conta 4.272 in arrivo da 30 Paesi, con un +4% sull’anno scorso e una crescente importanza di presenze estere. Tra le protagoniste nella ricca vetrina - aperta fino a dopodomani - anche 123 aziende della provincia di Brescia, in gran parte presenti nel padiglione Lombardia. A inaugurare l’edizione numero 51 di Vinitaly sono stati Phil Hogan, commissario europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale e il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina. Al taglio del nastro sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il leader di Ice-Agenzia, Michele Scannavini, e Robert Yang, presidente e amministratore delegato di 1919 il più grande operatore cinese della distribuzione online e offline in Cina.

L’appuntamento di quest’anno apre anche nuove prospettive, puntando su più tecnologia e internet delle cose e al contempo meno chimica, sempre con radici salde nel territorio. Vinitaly dà spazio anche all’idea di un futuro del vino ecosostenibile e smart, un modello produttivo che trova applicazioni da Sud a Nord, oltre che consensi bipartisan, dai ministri Martina e Galletti, al presidente del Veneto Zaia, fino al commissario Ue per l’agricoltura Hogan.

Al Vinitaly in molti praticano l’ecosostenibilità. E il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha siglato proprio in fiera due accordi con Federvini e Unione Italiana Vini per la promozione congiunta della green economy nel mondo del vino. «Il rispetto delle prerogative ambientali è un elemento di competitività decisivo e irrinunciabile per il mondo vitivinicolo», ha detto il ministro che ha poi visitato gli stand delle aziende aderenti al protocollo volontario Viva. Le aziende, per Galletti, «ottengono un multivantaggio: la certificazione ambientale per esportare di più e meglio, risparmiare il territorio e le materie prime.

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