Voleva fare l’astronauta. È a pochi euro dal sogno

di Mario Leombruno
L’ aspirante astronauta punta all’Università internazionale dello spazio
L’ aspirante astronauta punta all’Università internazionale dello spazio
L’ aspirante astronauta punta all’Università internazionale dello spazio
L’ aspirante astronauta punta all’Università internazionale dello spazio

È un sogno che accomuna molti bambini, ma la maggior parte di questi tende a dimenticarlo. Non così Giorgio Lorini. Anche lui ha cominciato a coltivare il suo sogno nel cassetto fin da bambino, nella casa di famiglia di Ronco di Gussago, ma non l’ha mai dimenticato. Anzi, ha avuto la costanza di continuare a nutrirlo tanto che oggi, a 24 anni compiuti, il sogno è cresciuto troppo per restare in quell’angusto spazio. E «spazio» è proprio la parola chiave. Giorgio infatti ha una passione viscerale per lo «spazio». La sua storia è simile a quella di tanti ragazzi della sua età. Terminate le medie, si iscrive al Copernico. Frequentando l’Istituto Giorgio si entusiasma per la chimica, al punto da decidere di approfondire la conoscenza della materia iscrivendosi al corso di laurea magistrale a ciclo unico in «Chimica e tecnologie farmaceutiche» nell’Università del Piemonte orientale. Chimica e farmacia, insomma, perché come dice Lorini, «sfumata la possibilità di frequentare la più vicina università di Parma perché esaurite le liste di immatricolazione, non ho però voluto rinunciare all’obiettivo: aiutare qualcuno, magari scoprendo una formula che, trasformata in farmaco, si riveli salvavita». Un Erasmus+ a Gent in Belgio, un secondo Erasmus+ a Barcellona in Spagna, esperienze internazionali che gli permettono di ampliare i suoi orizzonti in un percorso apparentemente avviato al suo sbocco naturale e poi, assolutamente inaspettata, la «scoperta» che non gli ha più permesso di tenere il sogno nel cassetto. «Un amico mi ha informato dell’esistenza dell’Università internazionale dello spazio (Isu) con sede a Strasburgo, e dei suoi Space Studies Program bimestrali – spiega il giovane aspirante astronauta gussaghese –. Anche se oggi sto studiando altro, mi sono sempre tenuto aggiornato sulle missioni spaziali, e ho così potuto constatare che le competenze dei team di astronauti sono diventate negli ultimi anni sempre più interdisciplinari. Ecco perché sono sicuro che portando a termine questo corso “spaziale” unitamente ai miei studi universitari, riuscirò a creare un profilo ideale. La tendenza, infatti, è sempre più quella di realizzare, sperimentare e testare studi di chimica, biologia, medicina e di tante altre discipline, direttamente nello spazio. Vorrei davvero riuscire a entrare in questi team di ricercatori, coronando così un sogno fondato sui miei due interessi». Ma c’è un problema, di carattere strettamente economico. Il corso che Giorgio aspira a frequentare ha un costo di 18500 euro. La borsa di studio ottenuta dall’Agenzia europea per lo spazio (Esa) gli mette a disposizione 12mila euro. Mancano quindi all’appello 6500 euro. «Ho attivato sul sito GoFundMe una raccolta fondi con la speranza di riuscire a coprire la somma mancante e in poco tempo ho raggiunto quasi 4000 euro grazie ai contributi di amici e di persone sconosciute che hanno però ritenuto di voler aiutare chi non rinuncia a una meta importante per la sua vita. L’obiettivo è vicino, ma il tempo è veramente poco. L’iscrizione va infatti perfezionata entro fine aprile. Spero proprio di raggiungere la somma necessaria perché grazie alle conoscenze e competenze che questa Università fornisce ai suoi studenti, quasi il 100 per cento di chi esce dall’Isu armato di dedizione e determinazione riesce a trovare in breve tempo lavoro in Agenzie spaziali».•.

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