La Camera di Commercio di Verona, la Provincia Autonoma di Trento, la Provincia di Verona, il Comune di Verona (i quattro soci ex Aerogest Srl, società attualmente in liquidazione) e Save Spa hanno reso noto che, stante il percorso intrapreso, non verranno rinnovati i patti parasociali oggi in scadenza relativi a Catullo S.p.A., la società di gestione degli aeroporti di Verona e Brescia.
In una nota congiunta i soci «confermano la condivisione e la continuità di obiettivi e piani di sviluppo relativi agli aeroporti di Verona e Brescia, che hanno saputo esprimere grande capacità di resilienza nelle difficoltà determinate dalla pandemia».
A seguito dell’aumento di capitale sottoscritto da tutti i soci, sono stati avviati i principali lavori di ampliamento, che hanno una valenza strategica per lo sviluppo degli aeroporti e la loro funzione di riferimento per l’economia e l’occupazione dei territori serviti. «A fronte di questi importanti risultati - prosegue la nota - la gestione procede sulla base delle regole di governance contenute nello Statuto della Società che assicurano stabilità nel tempo. Il traffico dell’aeroporto Catullo è in graduale recupero, nel periodo gennaio-ottobre dell’anno in corso i passeggeri sono stati 1.186.106, pari al 40% dello stesso periodo del 2019 e in crescita del 19,3% rispetto ai primi dieci mesi del 2020.
L’aeroporto di Brescia procede nello sviluppo delle sue potenzialità, che si stanno esprimendo con dati di traffico importanti: il 2020 si era chiuso con una crescita cargo del 27,8% sul 2019. Un andamento positivo che prosegue anche nell’anno in corso: il periodo gennaio - ottobre segna un incremento cargo del 37,3% rispetto allo stesso periodo del 2019 e del 5,2% sul 2020.