Il Tonale torna nella stretta del maltempo amplificata dalle violente raffiche di vento che hanno cominciato a spirare attorno mezzogiorno di ieri. Un altro mezzo metro abbondante di neve è andato ad innalzare la già imponente coltre bianca. Riaperta sabato dopo più di ventiquattr’ore di chiusura, la statale numero 42 è stata di nuovo chiusa all’alba di ieri per l’elevato rischio di valanghe nel tratto che va dalla casa cantoniera fino a Vermiglio. Guai anche per la cabinovia Ponte di Legno Tonale, fuori servizio in questi giorni per la consueta manutenzione annuale. Un grosso albero si è schiantato sulla fune portante facendola scarrucolare. È accaduto nel primo pomeriggio a poche centinaia di metri dalla stazione intermedia. La chioma dell’abete alto più di venti metri ha colpito violentemente la corda metallica che, dopo alcune paurose oscillazioni, è uscita dalle rulliere abbassandosi fino a toccare il terreno in alcuni punti e arrivando a cinque-sei metri dalla statale. Nulla di grave per fortuna: oggi tecnici della Sit provvederanno a riportare la fune nella sua sede utilizzando dei tir fort. Traffico nuovamente paralizzato in direzione del Trentino e viceversa.
PER ALCUNE ore la circolazione è stata problematica anche tra Ponte e il valico: molti automobilisti hanno tentato di affrontare la salita senza aver prima montato le catene, ma sono stati costretti a farlo quando le ruote hanno cominciato a girare a vuoto. I mezzi sgombraneve messi in campo da Anas sono stati numerosi e sono riusciti a mantenere costantemente pulita la carreggiata almeno fino ai 1600-1700 metri di altitudine. Restano i disagi per i residenti nella zona artigianale di Ponte, di Precasaglio, Zoanno e Pezzo, dove l’energia elettrica viene erogata grazie a gruppi elettrogeni, che però ogni tanto restano a secco di gasolio e si spengono. Muti i telefonini e i televisori per l’interruzione della linea elettrica che dal paese trasporta l’energia necessaria ai ripetitori posti sul Corno d’Aola. Finora la zona non è stato possibile raggiungerla per la spessa coltre bianca. Ci vorrà circa un mese di lavoro alle squadre di Enel produzione per ripristinare le linee di media e bassa tensione tranciate venerdì notte dalla caduta di decine di alberi.