A caccia armati di fototrappole Nel book anche l’orso e la lince

di Luciano Scarpetta
Una delle fototrappole piazzate nel Parco da Hidden GardaIl passaggio notturno della lince, immortalata dai ragazzi bresciani
Una delle fototrappole piazzate nel Parco da Hidden GardaIl passaggio notturno della lince, immortalata dai ragazzi bresciani
Una delle fototrappole piazzate nel Parco da Hidden GardaIl passaggio notturno della lince, immortalata dai ragazzi bresciani
Una delle fototrappole piazzate nel Parco da Hidden GardaIl passaggio notturno della lince, immortalata dai ragazzi bresciani

In questo periodo c’è chi va a caccia di animali armato di fucili e chi invece di macchina fotografica e telecamera, come il gruppo salodiano di «Hidden Garda». Con le loro trappole digitali i ragazzi stanno «catturando» moltissimi animali che popolano i boschi del parco dell’Alto Garda. Niente lacci né tagliole in questo caso, semmai foto-trappole, cioè apparecchiature che vengono azionate automaticamente da sensori di movimento per scattare immagini e riprendere video quando nei paraggi passa qualche animale. Espediente efficace che elimina ore ed ore di appostamenti e soprattutto raggiunge l’obiettivo senza spaventare la fauna. Nato nel 2018 sull’onda di semplice curiosità e desiderio di scoperta, il gruppo di appassionati fondato da Diego Ebranati e Andrea Savoldi ha ampliato in poco tempo l’attività di fototrappolaggio grazie al coinvolgimento di nuovi volontari della zona (un paio anche da Brescia), tra cui alcuni appartenenti al Cai di Desenzano, collaborando inoltre con alcuni enti territoriali come Polizia Provinciale ed Ersaf. In queste settimane i ragazzi di Hidden Garda stanno partecipando al monitoraggio faunistico di una vasta area del parco per conto di Oikos, un istituto di ricerca ambientale milanese. «L’ULTIMO appuntamento è stato la scorsa settimana con il censimento al bramito del cervo nei boschi della Valvestino, organizzato da Ersaf a cui hanno partecipato alcuni di noi». Non è in ogni caso una pratica semplice: le apparecchiature devono essere posizionate nei posti giusti e per questo è necessaria la conoscenza del territorio e i punti battuti dagli animali. «A volte come ad esempio lo scorso inverno capita di imbattersi in qualche splendida sorpresa come il passaggio della lince dalle parti di Tremalzo», l’unico esemplare maschio presente sui versanti italiani delle Alpi; nato nel 2006 nel cantone del San Gallo in Svizzera, ha raggiunto la provincia di Trento nel 2008 sconfinando poi non di rado anche all’estremità nord del parco gardesano. «Tra i momenti più emozionanti anche il giovane orso che sempre nel 2019 ha scorrazzato indisturbato per qualche giorno tra l’entroterra di Toscolano Maderno e Gardone Riviera». Immagini e scatti incredibili poi condivisi sulla pagina Facebook di Hidden Garda. Oltre alle attività di fototrappolaggio «senza uso di alimenti a far da esca» si sottolinea, il gruppo continua nell’attività di scoperta di angoli nascosti e di appostamento per l’osservazione dal vivo della fauna locale. Il motivo? «In alcune zone il passaggio di biker ed escursionisti influisce sulle abitudini della fauna selvatica». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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