Addio ai pini domestici Le piante abbattute sostituite in sicurezza

di AL.GAT.
Manerba: i nuovi alberi già messi a dimora al posto dei pini tagliati
Manerba: i nuovi alberi già messi a dimora al posto dei pini tagliati
Manerba: i nuovi alberi già messi a dimora al posto dei pini tagliati
Manerba: i nuovi alberi già messi a dimora al posto dei pini tagliati

Forse la polemica si è chiusa (o sta per andare in archivio) grazie all’apparizione dei «rincalzi», ma i lavori sono ancora in corso a Manerba, dove probabilmente proseguirà fino a mercoledì l’eradicazione dei filari di grandi pini domestici di via Valtenesi e via Repubblica. Messi a dimora negli anni Settanta, come promesso dall’ente locale sono stati già in gran parte sostituiti con nuove piante di leccio (nel primo caso) e di bagolaro (nella seconda strada), destinate a crescere più velocemente e a calarsi forse anche meglio nel contesto locale. SI TRATTA in tutto di una quarantina di piante, risultate instabili (e quindi pericolose) a seguito di studio sul campo eseguito dai tecnici agronomi incaricati dal Comune: oltre alle condizioni statiche delle conifere, si segnalavano i danni costanti al manto stradale per via delle radici che si sviluppano in orizzontale danneggiando l’asfalto e creando dossi e sbalzi. In difesa delle piante ormai «condannate» si sono schierati alcuni residenti, che firmandosi «Amici degli alberi e non solo» avevano affisso anche alcuni cartelli sul fusti segnati, ovvero quelli destinate all’abbattimento: «Siamo rimaste sorprese di quanta gente si sia interessata a questo caso - spiegano Sara Goffi e Jennifer Bon - e siamo grate per il supporto che è arrivato da tutta Italia. Non conosciamo il motivo dell’accanimento verso questa specie, ma siamo certe che ognuno abbia lavorato nel miglior modo possibile nel suo ruolo. Ci rammarichiamo solo del fatto che non ci sia stato il tempo materiale per proporre alternative concrete al taglio degli esemplari». SECONDO il sindaco di Manerba Flaviano Mattiotti, invece, non c’era altra soluzione che quella poi adottata della rimozione degli esemplari pericolanti: «Vogliamo cercare di dare una seconda vita ai nostri alberi - ricorda ora - e abbiamo pensato di sagomare i tronchi tagliati per farne delle panche e dei porta biciclette. Che saranno posizionati sulla Rocca e nel giardino della scuola elementare non appena il legno sarà essiccato».

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