«Piacere sono Claudio, malato di tumore»: pronto a intraprendere il viaggio della vita, il cammino di Santiago di Compostela a cavallo ma nel suo tratto più lungo, partendo dalla Francia per 805 chilometri e 45 giorni di marcia. Comincia così la storia di Claudio Feroldi, 48 anni, storico fornaio di Manerba: ha venduto il suo negozio di Solarolo non appena avuta la brutta diagnosi, alla vigilia del Natale scorso, per curarsi e soprattutto stare vicino alla sua famiglia, la compagna Emanuela e i figli Erick e Andrea.
Il tumore è uno di quelli che non lasciano dormire sonni tranquilli, al pancreas: «Mi avevano dato meno di 6 mesi di vita e invece sono ancora qua - spiega Claudio Feroldi -. Questo grazie alla clinica Poliambulanza di Brescia, dove mi sto curando, che mi ha proposto una terapia sperimentale, che per il momento sta funzionando». Ma nella vita mai dire mai, soprattutto adesso: «Per questo ho deciso di partire, è una cosa che mi viene da dentro. Non sono religioso e non voglio pietà: ma con questo viaggio voglio celebrare l'amicizia, la solidarietà. È un modo per essere ricordato per quello che sono, quando non ci sarò più». Fornaio e non solo: Feroldi è presidente delle Giubbe Verdi di Manerba, associazione di volontari a cavallo, la prima del lago di Garda.
E proprio a cavallo andrà in pellegrinaggio sul cammino di Santiago. Da Manerba partirà non da solo la notte tra il 22 e il 23 agosto: in tutto 9 persone, di cui 6 a cavallo e 3 a seguire con i mezzi e i trailer per la logistica e il trasporto degli animali in alcune tappe di trasferimento (dal Garda a Santiago, solo andata: 2.041 chilometri totali). «Ci sono alcuni amici di Manerba e dintorni - dice aClaudio - ma anche altre Giubbe Verdi che si stanno mobilitando da tutta Italia: non me l'aspettavo, ma la cosa mi sta dando grandi emozioni». Già fervono i preparativi: «Abbiamo studiato tutto nei minimi dettagli. Anche dal punto di vista della mia terapia: in accordo con i medici, per fare in modo di poter sospendere le cure per i 45 giorni del viaggio». Il viaggio sarà documentato con foto e raccontato in un diario, ma niente social: si prevedono tappe da 25/30 km al giorno, poi l'accampamento (con i gazebo donati dal Comune di Manerba). Forse i primi di sempre a riuscire nell'impresa, almeno a cavallo: «Sarò in sella alla mia fedele Yuma. Lo facciamo anche per la nostra associazione: siamo attivi da 5 anni, abbiamo 9 cavalli, 2 alpaca, 2 pecore skudde, 2 pony e 2 asinelli. E ci vengono a trovare tanti bambini: la dedicherò anche a loro, alla mia famiglia. agli amici». •.